Il 12 dicembre sciopero dei medici: motivi della protesta la Legge di bilancio e il rinnovo del contratto di lavoro.
di Luigi Maria Mormone – Il Servizio Sanitario Nazionale sarà colpito da uno sciopero dei medici nella giornata di martedì 12 dicembre. Queste categorie di lavoratori incroceranno le braccia per 24 ore come gesto di protesta contro la Legge di bilancio attualmente in discussione in Parlamento e per lo stallo del rinnovo del contratto di lavoro. Lo annunciano i sindacati in un comunicato: “Le organizzazioni sindacali denunciano i contenuti della Legge di bilancio 2018 all’esame del Parlamento, in quanto reiterano politiche sempre meno orientate all’obbligo di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, secondo principi di equità e sicurezza, ed escludono con pervicacia la sanità pubblica dalla ripresa economica in atto fino a renderla non più sostenibile se non dalle tasche dei cittadini”. Condannano inoltre “l’assenza di segnali di attenzione ai medici, ai veterinari ed ai dirigenti sanitari dipendenti del Ssn, al valore ed al peso del loro lavoro, alla importanza dei loro sacrifici nella tenuta del servizio sanitario” e stigmatizzano “lo stallo del rinnovo del contratto di lavoro, dopo 8 anni di blocco legislativo, che contribuisce alla mortificazione del ruolo, dell’ autonomia, della responsabilità professionale ed al peggioramento di condizioni di lavoro insostenibili a fronte di livelli retributivi fermi al 2010. Deplorano l’assenza di politiche nazionali a favore di una esigibilità del diritto alla tutela della salute dei cittadini omogenea in tutto il Paese, nel rispetto dell’art. 32 della Costituzione, in una logica di federalismo sanitario di abbandono. Additano le politiche degli ultimi governi come responsabili di quel fallimento del sistema formativo che sta, contemporaneamente, desertificando ospedali e territori e condannando alla precarietà ed allo sfruttamento decine di migliaia di giovani”. Un quadro davvero difficile per medici e veterinari, che ha dunque costretto questi professionisti del Servizio Sanitario Nazionale a questo gesto di protesta.