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Al San Carlo debutta “Il Cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Dal 10 al 13 maggio 2018, in cartellone al Teatro San Carlo “Il Cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota, farsa musicale in quattro atti su libretto dello stesso Rota ed Ernesta Rinaldi.

Con la messa in scena, per la prima volta a Napoli, di questa farsa musicale del grande e indimenticabile Rota, più conosciuto al grande e meno attento pubblico per le sue colonne sonore dei film di Fellini, e non solo, il Teatro San Carlo ha voluto saldare un debito che aveva con quest’opera, visto che raramente viene inserita nei cartelloni dei teatri italiani, e addirittura non è mai stata rappresentata qui a Napoli.

Un omaggio dovuto quindi al talento di questo indiscutibile musicista, uno dei più grandi compositori del Novecento, che ha affrontato tutti i generi musicali, dal Concerto alla Sonata, dalla Sinfonia all’opera. Ed è proprio con “Il Cappello di paglia di Firenze” che Rota subisce il giudizio negativo dei critici che considerano questo lavoro anacronistico, non moderno, ed ancora oggi non si riesce a capire il motivo di tanta errata considerazione per un’opera che invece diverte ed ha divertito chi l’ha composta e chi l’ha eseguita.

Al San Carlo debutta "Il Cappello di paglia di Firenze" di Nino Rota

Scritta nel 1945 e andata in scena dieci anni dopo, nel 1955 al Teatro Massimo di Palermo, questo gioiello di teatro musicale venne qui accolto da uno strepitoso successo che ne determinò una circuitazione in Italia alquanto inusuale per un’opera del Novecento. Infatti fu ripresa nel ’56, ’57 e nel 1958 (alla Piccola Scala di Milano con la regia di Giorgio Strehler), nell’87 a Reggio Emilia a firma di Pierluigi Pizzi, nel ’96 a Catania e varcò anche i confini nazionali.

La trama del Cappello di paglia di Firenze è ambientata nella magica atmosfera di Parigi e, come nella tradizione più alta del vaudeville, si costruisce su paradossali equivoci, scambi di persona, colpi di scena e naturalmente lieto fine. Situazioni che la musica di Nino Rota, accompagna con levità e maestria, con un linguaggio musicale piacevole e dichiaratamente tonale. Scelta che fece storcere il naso ai critici che in passato consideravano Nino Rota un compositore poco avvezzo alla ricerca di percorsi innovativi.

Sul podio dell’Orchestra e del Coro del San Carlo salirà Valerio Galli, che ha avuto parole di grande elogio per un’opera che è un omaggio all’intero repertorio operistico, dal “Don Pasquale” di Donizetti alla “Manon Lescaut” di Puccini, ma ci sono anche riferimenti al “Gianni Schicchi” sempre di Puccini, opere alle quali si ispira senza mai “copiarne” alcun passaggio e/o fraseggio, un vero genio della musica.

La regia è a firma di Elena Barbalich, che per la messa in scena di quest’opera ha voluto bandire la logica, che qui proprio non ha nulla a che vedere, creando un allestimento del tutto surreale, infatti per la scena del temporale pioveranno ombrelli invece dell’ acqua, e gran parte delle scene sono ispirate al cinema muto dell’epoca, quello delle cosiddette avanguardie. Le scene e i costumi sono di Tommaso Lagattolla. L’allestimento è della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.

Gli interpreti, sono tutti bravi e motivati: Pietro Adaini e Filippo Adami (che si alterneranno nel ruolo di Fadinard) Gianluca Buratto e Domenico Colaianni (impegnati nei panni di Nonancourt), Anna Malavasi e Eufemia Tufano (La baronessa di Champigny), Zuzana Marková (nel ruolo di Elena), Bruno de Simone e Matteo D’Apolito (Beaupertuis), Anna Maria Sarra e Fulvia Mastrobuono, (vestiranno gli abiti di Anaide) Dario Giorgelè (Emilio), Marco Miglietta (Lo zio Vézinet), Daniela Mazzucato (Una modista), Roberto Covatta (Felice), Massimiliano Chiarolla (Achille di Rosalba).

La connaturata abilità di scrittura di Rota, fa del Cappello di paglia di Firenze una prismatica successione di travestimenti e parodie musicali che da Mozart arrivano a Mascagni, citando primo fra tutti Rossini; così come la sapiente strumentazione e il forte senso drammaturgico del compositore milanese danno dinamismo e unitarietà a un lavoro che poggia le proprie strutture non solo sul già citato vaudeville, ma anche sull’opera buffa e sull’operetta, senza tralasciare la musica per il cinema di cui Rota è stato autore di pagine di notevole bellezza, come già e stata accennato precedentemente.

Caratterizzata dal cosiddetto “divertissement”, che era già stato ripreso da René Clair per lo schermo, amico dello stesso Rota, rappresenta il perfetto meccanismo che genera tutta una seria di “gags” commentate ad hoc da un’ arguta e garbata idea musicale, ideale per questa movimentata e irrefrenabile vicenda.

Nino Rota
Il Cappello di paglia di Firenze
Farsa musicale in quattro atti
Libretto di Nino Rota ed Ernesta Rinaldi
Dalla commedia Le Châpeau de paille d’Italie
di Eugène Labiche e Marc Michel

Direttore | Valerio Galli
Regia | Elena Barbalich
Scene e Costumi | Tommaso Lagattolla
Luci | Marco Giusti
Aiuto regia e Coreografia | Danilo Rubeca
Assistente ai Costumi | Concetta Nappi

Interpreti
Fadinard, Pietro Adaini /Filippo Adami (11, 12 maggio ore 21)
Nonancourt, Gianluca Buratto/Domenico Colaianni (12 maggio ore 17)
La baronessa di Champigny, Anna Malavasi/Eufemia Tufano (11, 12 maggio ore 21)
Elena, Zuzana Marková
Beaupertuis, Bruno de Simone/Matteo D’Apolito (11, 12 maggio ore 21)
Anaide, Anna Maria Sarra/Fulvia Mastrobuono (12 maggio ore 17)
Emilio, Dario Giorgelè
Lo zio Vézinet, Marco Miglietta
Una modista, Daniela Mazzucato
Felice, Roberto Covatta
Achille di Rosalba, Massimiliano Chiarolla

Allestimento della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Giovedì 10 Maggio 2018, ore 20 – Turno A
Venerdì 11 Maggio 2018, ore 20 – Turno C/D
Sabato 12 Maggio 2018, (doppio spettacolo) ore 17 – Turno B / 21 – Fuori Abbonamento
Domenica 13 Maggio 2018, ore 17 – Turno F

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