Un terremoto di magnitudo 4.4 è avvenuto nella provincia dell’Aquila alle 17.14 ad una profondità di 14 chilometri. Il dato emerge dai rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
Nel raggio di dieci chilometri dall’epicentro si trovano i comuni di Capitignano, Montereale, Campotosto, Barete, Cagnano Amiterno. Ad undici chilometri si trova invece Amatrice. A seguire vi sono Pizzoli, Borbona, Cittareale, Crognaleto, Posta, Scoppito, Accumoli. Poco dopo, alle 17.17 Ingv ha registrato una seconda scossa di magnitudo 2.8, sempre in provincia dell’Aquila, a una profondità di 12 chilometri. Altre scosse di minore entità sono state registrate in seguito. Entro i dieci chilometri dall’epicentro si trovano i comuni di Capitignano, Montereale, Campotosto, Amatrice. Al momento non si segnalano ulteriori crolli.
Il terremoto di magnitudo 4,4 avvenuto nella zona dell’Aquila «fa parte di una sequenza diversa rispetto a quella del sisma di Amatrice del 24 agosto scorso e potrebbe essere avvenuto su una faglia nota fin dal terremoto che ha colpito L’Aquila nell’aprile 2009». Lo ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ( Ingv). Al momento sono una decina le repliche registrate, quasi tutte verso Nord Ovest. Il terremoto di magnitudo 4,4 è avvenuto alla profondità di 14 chilometri e a circa 11 chilometri a Sud di Amatrice. «È avvenuto quindi in una zona separata e non rientra nel sistema di faglie attivate in agosto, anche se – ha rilevato Amato – non si può escludere che questo terremoto sia in qualche modo legato a quel sisma». Inoltre la zona in cui è avvenuto il terremoto «era già attiva nelle ultime settimane: aveva avuto sismicità di basso livello, più o meno la stessa del 2009».
(fonte INGV)
Articolo pubblicato il: 29 Novembre 2016 22:07