Festa della Donna 2022: si è tenuto stamattina a Napoli un incontro di riflessione organizzato da CGIL, CISL, UIL e AUSER Bagnoli.
Il sindacato dei pensionati CGIL, CISL, UIL insieme all’AUSER di Bagnoli ha proposto una mattinata di confronto e riflessione: «8 MARZO. Giornata mondiale della donna per i diritti e per la pace».
Un’occasione per ricordare il vero significato storico di questa data e discutere di quanto ci sia ancora da fare per un’affermazione vera della donna in una società che continua a mostrarsi fortemente maschilista. Ma anche un’occasione per provare a dare una giusta lettura della guerra tra Russia e Ucraina (scoppiata da due settimana ma con radici ben più profonde) e del ruolo che USA e Europa giocano in questo atroce conflitto, con un’unica via d’uscita: LA PACE.
All’incontro, moderato dalla logopedista e assistente sociale Patrizia Russo, hanno preso parte Maria Galeano (SPI BAGNOLI), Liana Mongatti (FLP CISL Bagnoli), Anselmo Botte (presidente Auser Campania) e Elena Coccia, segretario provinciale Rifondazione Comunista.
Le donne sono sempre in prima linea nei momenti storici più complicati. Così è stato nella pandemia da Covid 19; così è nelle manifestazioni di piazza per i diritti e per la pace. Eppure, la donna viene relegata a ruoli marginali e deve lottare sempre tanto per se stessa e per affermarsi come entità che merita rispetto nella vita di tutti i giorni e nei luoghi di lavoro.
Nella gestione della casa e della famiglia, la donna dovrebbe essere supportata dai territori e dai servizi offerti dalla politica. In quest’ottica il sindacato dei pensionati, insieme all’AUSER, si sta mobilitando da tempo sul tema “sanità”, che dalla donna si estenderebbe ovviamente a tutti i cittadini del quartiere.
Diventa urgente riportare sul quartiere di Bagnoli la sede ASL, diventa urgente dare assistenza a una popolazione di quartiere costituita per lo più da anziani. Una mobilitazione che non nasce l’8 marzo, che dura da più di 5 anni e che continuerà fino al raggiungimento del risultato. Intanto ai pensionati si sono aggiunti i giovani di Bagnoli, con ISCRA, disoccupati e cittadini del quartiere e con più di 100 donne e ragazze che hanno occupato il consultorio di via Enea, chiedendone la riapertura immediata.