La Vitamina D è molto importante per la formazione delle ossa e dei denti. Vediamo le proprietà, i benefici e le dosi consigliate.
Aggiornamento in data 4 luglio 2020 – ore 22,00
Il periodo estivo è favorevole per una buona scorta di Vitamina D
Oltre ad essere assorbita dagli alimenti, la vitamina D viene prodotta a livello della pelle. Questo meccanismo permette la produzione di vitamina D3 (colecalciferolo) e non D2 (ergocalciferolo), di produzione esclusivamente vegetale ed assumibile dall’uomo, invece, solo per via alimentare. I raggi del sole favoriscono la conversione del 7-deidrocolesterolo che può dare origine al colecalciferolo ma anche a due prodotti inattivi: il lumisterolo ed il tachisterolo.
La quantità di D3 e D2 prodotti dipende dalle radiazioni ultraviolette dalla superficie cutanea esposta, dal suo spessore e pigmentazione e dalla durata della permanenza alla luce. Nei mesi estivi la sovrapproduzione di vitamina D ne consente l’accumulo, così che la si possa avere a disposizione anche durante il periodo invernale.
La Vitamina D è la vitamina per eccellenza. E’ indispensabile nel metabolismo del calcio e del fosforo e quindi per l’accrescimento e il mantenimento strutturale di ossa e denti.
Che cos’è la Vitamina D ?
Per vitamina D si intende un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme nelle quali la vitamina D si può trovare sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo), molto simili tra loro.
L’ergocalciferolo (D2) è di provenienza vegetale mentre il colecalciferolo (D3), derivante dal colesterolo, è sintetizzato negli organismi animali. La fonte principale di vitamina D per l’organismo umano è l’esposizione alla radiazione solare. Vedremo anche in quali alimenti è presente.
La vitamina D favorisce il riassorbimento di calcio a livello renale, l’assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione dell’osso ed anche di differenziazione di alcune linee cellulari e in alcune funzioni neuromuscolari. La regolazione dei livelli di calcio e fosforo nell’organismo avviene insieme all’azione di due importanti ormoni: la calcitonina ed il paratormone.
La calcitonina ha azioni opposte a quelle della vitamina D, favorendo l’eliminazione urinaria e la deposizione di calcio nelle ossa. Ciò si traduce in una diminuzione dei livelli plasmatici di calcio. Il paratormone, invece, inibisce il riassorbimento renale dei fosfati, aumenta quello del calcio e stimola il rene a produrre 1,25(OH) D. A livello dell’osso, esso promuove il rilascio di calcio.
La produzione di questi ormoni e di vitamina D è strettamente dipendente dalla concentrazione plasmatica di calcio: una condizione di ipocalcemia stimola la produzione di paratormone e di 1,25(OH)D.
Un aumento del calcio plasmatico, invece, favorisce la sintesi di calcitonina. Il delicato equilibrio che si viene a creare determina una buona regolazione dei processi di mineralizzazione. Sembra, infine, che la vitamina D possa promuovere la differenziazione dei cheratinociti dell’epidermide e degli osteoclasti ossei e, forse, detiene anche un’azione antiproliferativa.
Carenza di vitamina D in donne in menopausa
La donna in menopausa è più soggetta a carenze di Vitamina D e nel tempo è predisposta all’Osteoporosi, una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da una ridotta massa ossea e dal deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità e predisposizione alle fratture, soprattutto dell’anca, della colonna vertebrale e del polso.
Uno studio italiano del 2003 mostra che su 700 donne in età postmenopausale il 76% presenta livelli di vitamina D inferiori a 12 ng/ml. Questa carenza è stata riscontrata anche in soggetti giovani. Ritenendo tale livello “assolutamente insufficiente”, non solo nelle donne in menopausa, si sostiene che “Queste evidenze confutano la credenza, diffusa anche tra i medici, che nel paese non sia necessario un supplemento di vitamina D per assicurare degli adeguati livelli ematici a tutte le età.”
Vediamo le forme principali che costituiscono la vitamina D
- vitamina D1 : composto costituito in parti 1:1 di ergocalciferolo e lumisterolo
- vitamina D2 : ergocalciferolo
- vitamina D3 : colecalciferolo
- vitamina D4 : diidroergocalciferolo
- vitamina D5 : sitocalciferolo
Le più attive sono la vitamina D2 e vitamina D3
la vitamina D2 è presente in frutta, verdura e funghi
la vitamina D3 viene sintetizzata dalla pelle a partire dal precursore 7-deidrocolesterolo in seguito all’esposizione ai raggi solari.
Infatti per assorbire la vitamina D3 basta esporsi 15 minuti al giorno al sole senza protezione preferibilmente nel periodo che va da marzo ad ottobre.
La vitamina D3 è presente negli animali e nell’uomo. Può essere sintetizzata dalla pelle per azione della luce solare. Per questa ragione ne hanno maggiormente bisogno coloro che vivono nelle città dove lo smog è più intenso, chi lavora di notte e chiunque debba stare in luoghi chiusi.
Una volta assorbita dall’organismo viene trasformata in due metaboliti:
il 25(OH)-D (25-idrossi-colecalciferolo o calcidiolo)
il 1,25(OH)2-D (1,25-diidrossi-colecalciferolo o calcitriolo).
Il 1,25(OH)2-D rappresenta la forma effettivamente attiva nel corpo umano, responsabile di tutte le proprietà biologiche della vitamina D3, mentre i livelli nel sangue di 25(OH)-D vengono di norma presi come valori riferimento per la diagnosi di situazioni di sufficienza, insufficienza o deficit/carenza di gravità variabile (ipovitaminosi D).
La vitamina D2
La sintesi della vitamina D2 viene invece indotta dai raggi solari UVB a partire dall’ergosterolo, un composto presente nelle membrane delle cellule vegetali.
Come funziona la vitamina d2 e vitamina d3 ?
La vitamina D3 e la vitamina D2, introdotte con i cibi, rispettivamente di origine animale e vegetale, o con integratori nutrizionali per bocca, vengono assorbite a livello dell’intestino, attraverso un processo di trasporto passivo analogo a quello delle altre vitamine liposolubili.
In sostanza, una volta arrivata nel primo tratto dell’intestino tenue (duodeno), la vitamina D viene inclusa in vescicole formate da aggregati di lipidi idrolizzati dagli acidi biliari e, in questa forma, attraversa l’epitelio intestinale, dove viene incorporata in altre vescicole chiamate chilomicroni, successivamente trasferite nella circolazione linfatica e, quindi, in quella sanguigna generale.
La vitamina D è indispensabile per supportare un efficiente assorbimento intestinale dei due minerali fondamentali per la formazione delle ossa e dei denti, ossia il calcio e il fosfato.
I livelli di calcio e fosfato nel sangue sono regolati, oltre che dalla vitamina D, anche da altri due ormoni:
il paratormone, che modula l’escrezione renale del fosfato e promuove l’assorbimento di calcio, in condizioni di ipocalcemia
la calcitonina, che stimola l’escrezione di calcio e fosfato con le urine e il deposito di calcio nelle ossa, in presenza di ipercalcemia.
Proprietà e benefici della vitamina d
La vitamina D, come già detto, è indispensabile per le ossa e i denti e contribuisce a mantenere normali livelli di calcio nel sangue, attraverso una fine regolazione della liberazione e del deposito di questo minerale nelle ossa, che ne rappresentano la principale forma di immagazzinamento nell’organismo.
Il calcio è un neurotrasmettitore fondamentale per assicurare una corretta contrazione del cuore e degli altri muscoli dell’organismo. L’azione di regolazione dei livelli di calcio nel sangue da parte della vitamina D è quindi importante anche per contribuire al mantenimento della normale funzionalità muscolare.
Dove si trova la Vitamina D ?
- Olio di fegato di merluzzo
- Salmone e aringhe
- Uova
- Funghi
- Crusca
- Burro
- Fegato
Vitamina D e cancro
Gli integratori di vitamina D sono stati ampiamente commercializzati anche per le loro proprietà antitumorali. In alcuni studi è stata notata un’associazione tra bassi livelli di vitamina D e il rischio di sviluppo di alcuni tumori.
Tuttavia, non è chiaro se l’assunzione addizionale di vitamina D nella dieta o di supplementi incida sul rischio di cancro. Nel corso degli anni vari studi hanno documentato prove insufficienti per raccomandare integratori di vitamina D alle persone malate di tumore, sebbene alcune evidenze suggeriscano che bassi livelli di vitamina D possano essere associati ad un peggior esito per alcuni tumori, e che livelli più elevati vitamina D al momento della diagnosi possono essere associati a risultati migliori.
Vitamina D e sclerosi multipla
Il primo studio sugli effetti del colecalciferolo su pazienti affetti da Sclerosi Multipla è ad opera di Goldberg, che nel 1986 ha somministrato 5000 UI di vitamina D3 al giorno, sotto forma di olio di fegato di merluzzo, per un periodo da uno a due anni, a giovani pazienti (assieme a calcio e magnesio). La risposta di ogni paziente è stata confrontata con la propria storia clinica: il numero di ricadute osservate durante lo studio era meno della metà del numero previsto.
Vitamina D e depressione
Bassi livelli di vitamina D circolanti sembrano essere associati a fenomeni depressivi: in uno studio di revisione del 2013 pubblicato sul British Journal of Psychiatry ha analizzato più di 30.000 individui, trovando una correlazione consistente tra carenza di vitamina D e un più alto tasso di depressione, correlazione che comunque secondo lo studio andrebbe confermata con ulteriori ricerche.
Fabbisogno quotidiano di vitamina D
Età | Uomini | Donne |
---|---|---|
14-18 anni | 5 mcg (200 IU) | 5 mcg (200 IU) |
19-50 anni | 5 mcg (200 IU) | 5 mcg (200 IU) |
51-70 anni | 10 mcg (400 IU) | 10 mcg (400 IU) |
71+ anni | 15 mcg (600 IU) | 15 mcg (600 IU) |
Dove 40 IU (unità internazionale) equivalgono ad 1 mcg.
Aggiornamento in data 16 maggio 2020 – ore 17.00
Come interpretare i valori di vitamina D?
Secondo la letteratura scientifica, il valore di 25OHD pari a 20 ng/ml (50 nmol/l) rappresenta il limite oltre il quale viene garantito un adeguato assorbimento intestinale di calcio e il controllo dei livelli di paratormone nella quasi totalità della popolazione. Per tale motivo esso rappresenta il livello sotto il quale iniziare una supplementazione. I valori ideali di 25OH Vitamina D dovrebbero essere compresi tra 20 e 40 ng/mL.