Ciro Verdoliva: il Direttore Sanitario dell’Asl Napoli 1 parla a CRC del Coronavirus. Sullo scioglimento della Asl Napoli 1: “Anch’io attendo con ansia i risultati della commissione”.
Ciro Verdoliva, direttore dell’Asl Na1, è intervenuto a Radio CRC. Verdoliva si è soffermato sullo stato della pandemia “Contagi? C’è stato un gran lavoro, in questo memento abbiamo 78 pazienti ricoverati in ospedale, di cui 5 in terapia intensiva -afferma il manager- Il nostro rammarico va ai 121 deceduti. Su Napoli ci sono circa 2.000 soggetti in isolamento fiduciario e ciò significa che, con grande sforzo, cerchiamo di controllare il maggior numero di persone possibili, evitando che il contagio si diffonda.
Nella giornata di ieri -prosegue- abbiamo avuto solo un positivo, 41 guariti, 6 dimissioni dall’ospedale. Siamo impegnati tutti i giorni alla stazione centrale, stiamo misurando la temperatura di tutti i viaggiatori; lo stiamo facendo all’aeroporto, al Porto sia a Calata di Massa che al Molo Beverello. Ogni giorno facciamo circa 180-170 tamponi a domicilio, eseguendo test rapidi a tutte le categorie a rischio e da venerdì inizieremo il tamponamento a tappeto di tutti gli operatori dell’Asl, cioè a 10.000 dipendenti. È uno sforzo enorme che donne e uomini di questa azienda stanno facendo per contenere e sorvegliare una situazione drammatica ed emergenziale”.
In risposta al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che aveva dichiarato polemicamente di attendere l’esito della commissione d’accesso per lo scioglimento dell’ASL NA1, queste le parole di Verdoliva: “Siamo in due ad attenderlo allora, perché anche io non vedo l’ora, senza aver nessun timore, che venga fuori il risultato degli accertamenti della commissione. Intanto però, a differenza di altri -rimarca polemicamente- continuo insieme ai miei collaboratori e a tutti le donne e gli uomini dell’azienda che dirigo a lavorare senza sosta e in prima linea per la tutale della salute dei napoletani, nel pieno rispetto di regole e in massima trasparenza.
Come per altro è dimostrato per il lavoro fatto al San Giovanni Bosco, trovando una commissione attenta, serena e lucida, che ci ha chiesto tutta una serie di documentazione necessaria. Dalla nostra parte c’è stata una grandissima collaborazione, dando tutto ciò che potevamo dare come informazione”.