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Caserta, Placido Domingo in concerto per la rassegna “Un’Estate da Re”

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Il celebre tenore spagnolo Placido Domingo ha tenuto un magnifico concerto nella piazza Carlo di Borbone, antistante la Reggia di Caserta. Con lui il soprano Saioa Hernandez. Sul podio Jordi Bernàcer con l’Orchestra Filarmonica Giuseppe Verdi di Salerno.

Sabato 22 agosto 2020, Placido Domingo è stato ospite alla prestigiosa rassegna “Un’Estate da Re”, promossa e ideata dalla Regione Campania. Giunta alla sua V° edizione, la grande musica alla Reggia di Caserta, la cui monumentale facciata ha fatto da sfondo ad una serata-evento indimenticabile e di grande successo, continua a proporre musica ad altissimo livello. E non a caso, la nobile presenza di un Placido Domingo ancora in ottima forma fisica e artistica, ha dato vita ad un recital molto convincente e di gradevole ascolto.

Caserta, Placido Domingo in concerto per la rassegna "Un'Estate da Re"

In un intervista di qualche tempo fa, fu chiesto al celebre direttore d’orchestra Zubin Metha chi fosse, secondo lui, il più grande tenore tra quelli con i quali aveva avuto la fortuna di lavorare; inizialmente e con certo giustificato pudore, cercò di restare vago per non fare un torto a tutti gli altri, ma dopo qualche esitazione e cordiale insistenza da parte dell’intervistatore, Metha rivelò il nome del “fortunato” citando Placido Domingo.Caserta, Placido Domingo in concerto per la rassegna "Un'Estate da Re"

Era dal 23 febbraio scorso che il celebre tenore spagnolo non si esibiva in pubblico costretto anche lui, suo malgrado, al riposo forzato dettato da questa terribile emergenza sanitaria.

Per questo motivo, il concerto di Placido Domingo ha assunto una doppia valenza simbolica che da evento eccezionale si è trasformato in una grande forza emotiva e di carattere, restituendoci una delle voci liriche più belle e interessanti di questi ultimi sessant’anni, con un repertorio operistico tra i più ampi ed eclettici mai posseduti, costruito su una poliedricità vocale, senza precedenti.Caserta, Placido Domingo in concerto per la rassegna "Un'Estate da Re"

Parla correttamente l’italiano e l’inglese ed ha eccellenti conoscenze di tedesco e francese.  Nato a Madrid nel 1941, è certamente uno dei più grandi e celebri cantati d’opera, un tenore lirico-drammatico la cui ottima versatilità e l’apprezzata intensità vocale lo hanno portato a calcare i migliori palcoscenici di tutto il mondo, cimentandosi sempre e con grande successo in ruoli come Alfredo (La Traviata) e Arturo (Lucia di Lammermoon), Cavaradossi (Tosca) e Rodolfo (La Boheme), ma anche Pinkerton (Madama Butterfly) fino ai ruoli delle opere veriste con Turiddu (Cavalleria Rusticana) e Canio (Pagliacci), e l’elenco potrebbe continuare ancora molto a lungo.

Nel 1993, ha anche ottenuto la prestigiosa stella nella celebre Hollywood Walk Fame. Sul podio, a dirigere la brava e giovane Orchestra Filarmonica Giuseppe Verdi di Salerno, Jordi Bernàcer, che ha affrontato un programma difficile e interessante.

La serata si è aperta con la celebre Sinfonia-Overture tratta dall’opera La forza del destino di Giuseppe Verdi, per proseguire con il repertorio verdiano del quale Domingo è uno dei massimi interpreti, eseguendo celebri arie dal Macbeth (Perfidi … Pietà, rispetto, amore … ; Sappia la sposa mia … ).

Caserta, Placido Domingo in concerto per la rassegna "Un'Estate da Re"

Quest’ultima in duetto con la brava e affascinante Saoia Hernandez, che ha eseguito anche due celebri arie da solista, Vissi d’arte dalla Tosca di Puccini e La mamma morta da Andrea Chénier di Umberto Giordano che fu inserita in una delle scene più belle e strazianti di Philadelphia, con un indimenticabile Tom Hanks ingiustamente licenziato dal lavoro solo per aver contratto l’AIDS.

La serata è proseguita ancora con l’aria Nemico della patria da “Andrea Chénier” e in duetto Mira, d’acerbe lagrime, dal IV atto de Il Trovatore di Verdi. Toccante e intensa inoltre l’esecuzione del Notturno in sol bemolle maggiore op. 70 n. 1 di Giuseppe Martucci, scritto originariamente per pianoforte e poi orchestrato dallo stesso autore, considerato uno dei più grandi compositori della musica romantica centroeuropea, troppo spesso dimenticato e purtroppo anche poco eseguito.

Poi ancora l’orchestra protagonista con il brano La boda de Luis Alonso di Geronimo Giménez, che dedicò la sua carriera alla scrittura di zarzuelas, un genere lirico-drammatico e di carattere popolare. Di Federico Moreno Torroba, è stata eseguita dai due cantanti l’aria En mi Tierra extremena dalla “Luisa Fernanda” e da Domingo Amor, Vida de mi Vida da “Los claveles”.

L’ovazione del pubblico presente, emozionato per una serata unica e irripetibile e per aver ascoltato e ammirato il talento ancora florido e toccante di un Domingo che l’anno prossimo compirà ben ottant’anni, è stata premiata con generosa  riconoscenza, concedendo ben tre bis di canzoni classiche napoletane; un prestigioso repertorio che il grande tenore conosce molto bene.Caserta, Placido Domingo in concerto per la rassegna "Un'Estate da Re"

Dopo aver eseguito Dicitencello vuje e Core ‘ngrato, i due cantanti si sono congedati tra applausi scroscianti e affettuosi “bravi, bravi … ” con la più famosa e “napoletana” canzone classica partenopea, quell’inno al nostro meraviglioso sole, che qui a Napoli splende con una luce tutta particolare e ha reso famosa e invidiabile la nostra città in tutto il mondo: ‘O sole mio. Una leggenda vivente della lirica mondiale, un uomo, un cantante, un artista, che ancora trasmette emozioni alla massima potenza. 

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