Circondati e aggrediti in piena Via Firenze, a Napoli. E’ quanto accaduto ai Militari dell’Esercito, come testimonia il video.
Mentre una pattuglia si appresta a svolgere il proprio lavoro, controllare le persone, nel rispetto delle disposizioni ricevute dall’operazione ‘Strade Sicure’, la stessa viene circondata e aggredita da un gruppo di immigrati, non contenti del trattamento loro riservato.
La tensione sale e i militari presto vengono accerchiati.
Il video di due minuti e tre secondi viene postato sui social network dal Comitato Vasto a tarda sera ed è subito condiviso da molti e commentato. I cittadini che vivono in questo quartiere si sono riuniti e hanno creato una pagina Facebook, per scambiarsi informazioni, per sentirsi “sicuri”, per non sentirsi soli.
Su Facebook vengono postati anche altri filmati ripresi con i cellulari con l’arrivo di Polizia, Finanza e Carabinieri subito dopo. In strada c’è tutto il quartiere: i napoletani e i migranti. C’è anche il 118 che porta via l’uomo che all’inizio del video era a terra. Secondo la versione di diversi residenti “uno spacciatore ubriaco”.
Ma le forze dell’ordine stanno verificando la sua posizione.
L’ambulanza si allontana a sirene spiegate, seguita dalla camionetta dell’esercito tra i fischi dei migranti che sono diventati sempre di più e non lasciano la strada. La notizia si diffonde nella notte. Nella didascalia del filmato si legge: “Siamo stanchi, non possiamo vivere in questa condizione di pericolo costante”. Il post viene subito rilanciato da un consigliere della IV Municipalità: Alessandro Gallo: “Quartiere Vicaria (zona via Firenze), i militari dell'”#OperazioneStradeSicure”, a seguito di un fermo vengono caricati dai nuovi padroni del Vasto!”. “Faccio quella strada tutti i giorni -dice Gallo- La tensione è molto alta ogni giorno, oggi è successo, però, qualcosa di gravissimo con l’esercito circondato. Bisogna intervenire”.
A Napoli, le pattuglie dell’Esercito sono state inviate dal ministero dell’Interno per contribuire a contrastare la criminalità. I militari sono presenti nei quartieri caldi come la Sanità e lungo gli itinerari turistici. E sulle bacheche Facebook i commenti si dividono, diventando, al di là della cronaca, propaganda pro o contro gli immigrati.