Tesori d’inestimabile valore, che è possibile ammirare nel cuore di Napoli, in tutta la loro interezza e sublime fascino.
di Carlo Farina – Un’occasione da non perdere per visitare le meraviglie che la città di Napoli offre risiede certamente nel nuovo itinerario storico artistico del “Museo Aperto Partenopeo”, e precisamente il quarto, il Decumano superiore (Anticaglia), dopo i già noti del Decumano inferiore (Spaccanapoli), del Decumano maggiore (via Tribunali) e quello che si estende da piazza del Plebiscito a San Domenico Maggiore. All’interno del percorso “Superiore” del decumano omonimo è quindi possibile ammirare i tesori della Farmacia degli Incurabili, inseriti nel nuovo itinerario, adiacente proprio l`ospedale di Santa Maria del Popolo (detto degli Incurabili perché destinato agli indigenti che non potevano permettersi le cure) che comprende un salone ed un`antisala; quest` ultima che fungeva da laboratorio, è composta da numerose scaffalature in noce finemente decorate dall’ ebanista Agostino Fucito. Il salone contiene, invece, 400 vasi maiolicati della metà del XVIII Sec. sui quali sono raffigurate scene bibliche ed allegoriche. Proseguendo lungo via dell`Anticaglia e via dei Pisanelli, parte integrante dell`antico decumano della città Greco-Romana, si arriva nella centralissima via Duomo, dove troviamo la Cattedrale eretta nel 1294 per volontà del Re Carlo II d` Angiò , e la cappella del tesoro di San Gennaro costruita tra il 1609 e il 1637 dall`architetto Francesco Grimaldi. Entrambe le opere rappresentano una tappa fondamentale del suddetto itinerario (il quarto) al quale non si deve assolutamente rinunciare. Proprio di fronte la facciata del Duomo, si affaccia un’ala del meraviglioso complesso del Girolamini, dove è presente una delle più antiche e prestigiose biblioteche della città, dotata di un’importantissima raccolta di libri e di un interessante archivio musicale operistico. L’edificio fu ridisegnato da Arcangelo Guglielmelli, uno dei più bravi e noti architetti del Settecento. Meritano una vista sia la monumentale chiesa dei Girolamini (o di San Filippo Neri), la prestigiosa quadreria, dove sono esposte importanti opere della scuola napoletana di Caracciolo, Stanzione, Solimena, De Ribera e Giordano, e i due chiostri dell’omonimo convento religioso, quello piccolo detto anche “maiolicato” o “della Porteria” e quello grande detto invece “degli Aranci”, per la presenza di un delizioso aranceto. Infine, per concludere degnamente la passeggiata bisogna giungere fino al trecentesco complesso monumentale di San Giovanni a Carbonara, che per la presenza del mausoleo del Re Ladislao di Durazzo e degli affreschi della scuola di Giotto alle pareti, insieme alla monumentale scala di accesso ideata da Ferdinando Sanfelice, è sicuramente uno dei monumenti più belli ed antichi del decumano superiore. Complessivamente sono circa venti i monumenti che destano particolare interesse qui a Napoli, come la cappella dei Pappacoda, l’Accademia di Belle Arti, l`Archivio di Stato, il Palazzo Arcivescovile e tanti altri, custodi preziosi di una forte testimonianza di arte, storia e cultura che nonostante il forte caldo, continuano a registrare una forte affluenza di turisti sempre attenti e vigili alle meraviglie di questo immenso museo all’aperto, che è la città di Napoli.
in foto: piazza del Gesù e museo dei Girolamini