domenica, Dicembre 22, 2024

Proteste violente contro il DPCM: a Torino saccheggiata la boutique di Gucci

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Manifestazioni violente contro l’ultimo DPCM: a Torino saccheggiata la boutique di Gucci, mentre a Salerno un piccolo gruppo di facinorosi ha provato a raggiungere l’abitazione del governatore De Luca.

Oltre alle manifestazioni pacifiche di protesta da parte di commercianti e ristoratori contro l’ultimo DPCM varato dal premier Giuseppe Conte, negli ultimi giorni si sono purtroppo verificate in tutta Italia scene di vera e propria guerriglia.

Basti pensare a quanto accaduto a Napoli e Roma, oltre che a Milano, dove ieri sera si è verificato il lancio di molotov sugli agenti di polizia in assetto antisommossa e di bottiglie, sassi e petardi contro la sede della Regione Lombardia. Proteste violente contro il DPCM: a Torino saccheggiata la boutique di Gucci Alcuni manifestanti, al loro passaggio, hanno danneggiato i dehors dei locali e ribaltato fioriere, cassonetti, e le transenne usate per il Giro d’Italia lanciate per le scale della metropolitana. 28 le persone denunciate dalla Questura: si tratta di neofascisti e ultras.

Scontri anche a Lecce e Trieste, mentre a Torino i facinorosi sono partiti dal palazzo della Regione in piazza Castello, per poi diffondersi per tutto il Centro al grido di “Libertà, libertà”.

Per le vie del centro di Torino si sono visti roghi, lanci di petardi, bombe carta, fumogeni, cariche della polizia, vetrine distrutte, cassonetti gettati a terra. La polizia ha lanciato lacrimogeni per disperdere i partecipanti alla protesta. Alcuni ragazzi hanno tra l’altro sfondato la vetrina della Boutique di Gucci, rubando vestiti e accessori.Proteste violente contro il DPCM: a Torino saccheggiata la boutique di Gucci Nella notte tra domenica e lunedì, lancio di petardi anche a Salerno, dove una cinquantina di facinorosi si è recata verso il Carmine, ovvero il quartiere dove si trova l’abitazione del governatore Vincenzo De Luca, poi fermati dalla Polizia.

Megafoni alla mano, hanno tutti gridato slogan provocatori: “Perché non siamo da meno dei napoletani, facciamo vedere che sappiamo fare”. Non sono mancati cassonetti rovesciati davanti ai portoni dei palazzi: un denunciato e diverse persone identificate dagli uomini della Digos.

Come riportato da “Il Mattino”, tra i facinorosi non c’erano commercianti ma ultras (costante delle proteste violente in tutta Italia) e giovani della zona orientale.

Foto in evidenza: “Il Messaggero”; Foto scontri a Milano: “Today”.

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