Covid 19 e lockdown in Campania: il governatore Vincenzo De Luca ribadisce la sua posizione sulle nuove misure restrittive.
Stamattina in Parlamento, il premier Giuseppe Conte ha annunciato le misure restrittive del prossimo DPCM anti Covid 19, che dovrebbe arrivare già questa sera.
Tra i provvedimenti, lo stop a spostamenti tra regioni salvo motivi urgenti, riduzione fino al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici, didattica a distanza per le sole scuole superiori, coprifuoco nazionale alle 21 o alle 22 e zone rosse mirate, oltre alla chiusura dei centri commerciali e nei giorni festivi e prefestivi. Tuttavia, si sta ancora una volta accentuando lo scontro tra le Regioni e il Governo sulle nuove strette da imporre ai cittadini. Come riportato da “Il Mattino”, sul lockdown, che sia solo territoriale o nazionale, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha sottolineato che “si chiude se lo fa Conte. Differenziazioni territoriali porterebbero a reazioni diverse: in Campania non sarebbero capite e sono improponibili perché i livelli di controllo non esistono”.
Il numero uno di Palazzo Santa Lucia ha quindi ribadito, come affermato a più riprese, assoluta contrarietà alle “misure mezzo mezzo”, a favore di una chiusura netta, ma con garanzia di sostegno agli operatori economici danneggiati (lo stesso De Luca ha più volte auspicato da parte del Governo l’adozione di un piano socioeconomico sul modello Campania).
“Il 60% dei positivi in Campania sono nell’area metropolitana di Napoli e per questo – ha argomentato De Luca – è stata vietata la mobilità tra comuni ma non ci sono i controlli. Abbiamo alcune zone rosse ma abbiamo deciso con i prefetti di presidiare le zone centrali”. Per cui, se le misure sono nazionali, toccherà poi al Ministero dell’Interno garantire forze di polizia per il rispetto delle norme.