giovedì, Dicembre 12, 2024

“Armelin” le 15 Sonatine di Nicola Maria Salzani pubblicate in esclusiva

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Pubblicata la revisione moderna delle 15 Sonatine per Organo o Cembalo di Nicola Maria Salzani, a cura della dott.ssa Olga Laudonia. 

Il prezioso lavoro della dott.ssa Olga Laudonia, insegnante, organista e musicologa, non si limita esclusivamente alla sua nobile professione di didatta, attraverso la quale istruisce con dedizione e professionalità i suoi studenti, ma va oltre le sue competenze “ufficiali” visto che si dedica anche, con lodevoli risultati, alla revisione dell’edizione moderna di brani musicali mai editi di autori cosiddetti “minori” della Scuola Napoletana del Settecento.

La scelta questa volta è caduta su Nicola Maria Salzani, un compositore “minore” della celebre Scuola Napoletana del Settecento, i cui fasti ancora oggi sono riconosciuti grazie alle musiche di autori come Leo, Durante, Porpora, Pergolesi, Traetta, Scarlatti (Alessandro e Domenico), Prati, Ragazzi, Jommelli e così via.

Tra i numerosi lavori di Salzani, la dott.ssa Laudonia ha puntato la sua attenzione su alcune Sonatine, esattamente 15, per organo o cembalo, eseguibili anche al pianoforte, e pubblicate per la prima volta per l’editore Armelin, il cui manoscritto di questa raccolta, è gelosamente conservato al Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella, a Napoli.

Queste 15 Sonatine di Nicola Maria Salzani furono dedicate all’Ill’Sig.ra D. Maria Teodora Minieri, di cui si ha traccia in almeno due manoscritti conservati presso il Conservatorio citato, in quanto contributore di due opere di altrettanti compositori stranieri: Johann Gottlieb Naumann, autore di “Se mai vedi il mio tesoro” e Vincente Martin y Soler, autore invece di “Ifigenia in Aulide”.

La citazione di questi due artisti è fondamentale, poiché tenendo conto delle date di pubblicazione di queste due opere, possiamo risalire al periodo in cui operò lo stesso Salzani; pertanto tenendo conto che tali lavori sono stati pubblicati tra il 1760 e il 1810, godendo del prezioso contributo della Signora Minieri, possiamo affermare con certezza che il Salzani lavorò a Napoli proprio nella seconda metà del Settecento.

Di conseguenza, tale importante contributo della dott.ssa Laudonia non riguarda solo il suo campo di competenza musicale, ma ci porta anche verso un risvolto di carattere strettamente storico, che completa questo breve studio su un autore “minore” di cui si ignora anche la data di nascita e morte.     

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