Gruppo Italiano Torrefattori Caffè: il caffè espresso italiano scommette nel rilancio per il 2021 tra la candidatura Unesco e l’intraprendenza imprenditoriale giovanile.
Il rito del caffè espresso italiano, candidato a Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco, si conferma trait d’union di tradizione storica e nuove generazioni, da nord a sud. Spiccano i dati percentuali Unioncamere-Infocamere raccolti dal GITC: a fine 2020 i giovani detengono il 6,5% delle imprese del settore, un dato decisamente superiore rispetto alla media nazionale delle aziende manifatturiere (5,4%).
In lizza per il titolo di Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco, con il parere unanime del Mipaaf, il caffè espresso italiano è ora più che mai simbolo di unione fra antiche generazioni e millennials. Sono i dati a testimoniare l’importanza del comparto caffè, soprattutto per il mondo giovanile: secondo le stime Unioncamere-Infocamere raccolte dal Gruppo Italiano Torrefattori Caffè, fra le 930 imprese del settore nel 2020, quelle guidate dagli under 40 rappresentano il 6,5% e superano nettamente la media nazionale delle aziende manifatturiere giovanili (5,4%).
La ritrovata compattezza degli attori della filiera nel candidare il rito dell’espresso italiano, ottenendo la risposta favorevole del Ministro Patuanelli e del Mipaaf, sottolinea la necessità di sostegno per ripartire con l’appoggio delle Istituzioni: nel 2020 il comparto ha creato un giro d’affari export pari a 1.3 ML di euro rispetto ai 1.4 ML di euro del 2019 (dati Istat), con un numero di addetti pari a 10.187 (fonte Unioncamere-Infocamere).
“Uno spiraglio di speranza che dona linfa vitale ad una filiera messa in ginocchio dalla crisi economica, ma che mantiene salde le radici legate ad un passato di tradizione tutta italiana ” – ribadisce Alessandro Bianchin, Presidente del G.I.T.C., Gruppo Italiano Torrefattori Caffè – il rituale metodo di preparazione espresso italiano è simbolo di tradizione italiana da nord a sud, capace di legare antiche e nuove generazioni: per questo sosteniamo da tempo e con forza il suo riconoscimento a Patrimonio Immateriale dell’Unesco”.