La parola “bravata” nelle motivazioni della sentenza per De Santis ha spinto Antonella Leardi a scrivere una lettera a Mattarella.
“Hanno ucciso mio figlio la seconda volta” commenta Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, che continua: “Fin da subito ho espresso fiducia nella magistratura, ma adesso mi sento indignata ed offesa, nel più profondo del mio cuore!”. La signora Leardi è lapidaria e con il volto della sofferenza, si trova a commentare espressioni come “bravata” e “gioiosamente” che appaiono nelle motivazioni della sentenza di secondo grado in riferimento a quel vile e brutale atto di violenza che fece perdere la vita al figlio. “Mi risulta difficile perfino trovare le parole per commentare ciò che ho letto… qui oltre che una grande offesa alla memoria di mio figlio, c’è un pericoloso messaggio che si vuol far passare, ovvero che si è trattata di una bravata … sono sconcertata, per questo ho rivolto un pubblico appello, attraverso una lettera al Capo dello Stato, in qualità di guida del CSM, perché intervenga e ci aiuti a ristabilire la verità: questa non è stata una bravata, ma un deliberato atto di violenza, che ha fatto perdere la vita ad un giovane innocente…”. Con lo spirito di vicinanza al dolore, non solo di mamma Antonella ma anche di papà Giovanni e di tutta la famiglia Esposito, la lettera è stata letta e condivisa, dalla Giunta del Comune di Napoli, dall’On.le Gianni Pittella, dal Prof. Gennaro De Crescenzo, Pino Aprile, Maurizio De Giovanni, Angelo Forgione, tutto il movimento neo borbonico e varie personalità istituzionali e artistiche non solo di Napoli. In questi giorni, presso la sede dell’associazione Ciro Vive, sarà possibile sottoscrivere l’appello di Antonella Leardi.