sabato, Novembre 30, 2024

Napoli e provincia, 150 armi sequestrate a Fuorigrotta e Ponticelli

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: nell’ambito dei servizi a largo raggio quotidiani, i Carabinieri hanno sequestrato ben 150 armi nel primo trimestre del 2021 tra Fuorigrotta e Ponticelli.

È sempre massima l’attenzione che il Comando Provinciale Carabinieri di Napoli riserva al contrasto del traffico illecito delle armi. Nel mirino i quartieri di Fuorigrotta e Ponticelli. Significativo il dato che emerge dal bilancio stilato nel primo trimestre del 2021 (rif. 1 gennaio – 14 marzo 2021): 150 le armi sequestrate nel territorio partenopeo e nei comuni della provincia, 44 sono da sparo e 106 bianche. 1729 le munizioni di vario calibro sottratte alla criminalità.

Il risultato è frutto di una capillare azione di controllo del territorio posta in essere quotidianamente dalle 100 stazioni carabinieri in ogni quartiere di Napoli e in ogni città della provincia di Napoli. Particolare attenzione è stata rivolta ai quartieri di Fuorigrotta e Ponticelli, recentemente teatro di ferimenti e omicidi.

Una cospicua fetta delle armi bianche sequestrate è stata rinvenuta a Napoli. Pugnali, coltelli a serramanico e a farfalla spesso trovati nella disponibilità di giovanissimi sorpresi in strada. La scusa sempre la stessa: “è per difendermi!”.

Il triste primato delle armi da fuoco – il riferimento rimane l’ultimo trimestre – spetta all’area di Castello di Cisterna (16 armi e 752 munizioni), seguita da quella di Casoria (11 armi e 289 proiettili).

Sempre più creativi i nascondigli utilizzati: dai totem delle società di forniture elettriche ai cassonetti della spazzatura, dalle auto abbandonate fino al seppellimento in aree verdi di pubblico passaggio. Tutte aree comuni e condominiali, preferite perché difficili da attribuire ad una persona determinata.

Su tutte le armi sequestrate i carabinieri effettueranno accertamenti balistici per verificare se siano state utilizzate in fatti di sangue o intimidazione.

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