Comune di Napoli: in commissione Ambiente si è discusso della necessità di riprendere al più presto i lavori ancora sospesi per la costruzione della piscina di Via Nicolardi.
La commissione Ambiente, presieduta da Stefano Buono, ha discusso oggi della necessità di riprendere al più presto, anche per evitare contenziosi, i lavori ancora sospesi per la costruzione della piscina di Via Nicolardi. Con una nuova variante, vanno approvati lavori di consolidamento del terreno indispensabili per portare a termine l’opera.
Oggi la riunione ha visto la partecipazione del dirigente del servizio Impianti Sportivi, Maurizio Attanasio, e della Responsabile Unica del Procedimento, architetta Simona Fontana. Indispensabile, per il presidente Stefano Buono, la convocazione al più presto di un nuovo incontro da tenersi in tempi stretti, per dirimere la questione dei finanziamenti necessari per la ripresa e il completamento dei lavori. Insieme all’assessore allo Sport Ciro Borriello (che ha giustificato la propria assenza) saranno nuovamente invitati Direttore generale, Ragioniere generale e Capo di Gabinetto del Sindaco.
L’opera, che è finanziata con 3 milioni dalla Regione Campania (il 50% del finanziamento arriverà al completamento dell’opera) prevede la costruzione di una piscina con copertura mobile al posto dello specchio d’acqua originariamente previsto nel progetto del Parco di via Nicolardi. Interrotti i lavori per i danni causati da eventi meteorici, nel corso della seduta per il Bilancio 2020, il Consiglio approvò all’unanimità una mozione affinché si prevedesse la copertura finanziaria di 600mila euro.
Il progetto preliminare per questa operazione, indispensabile per la ripresa dei lavori e per evitare contenziosi con la ditta appaltatrice che si è dovuta fermare, potrebbe essere pronto in pochi mesi in quanto è già predisposto, ha comunicato l’architetta Fontana. Ma occorre avere certezza del finanziamento nel bilancio e, soprattutto dei tempi: con il passare dei mesi, i 600mila euro previsti nel 2020 potrebbero non essere più sufficienti.
Una ipotesi da mettere in campo, potrebbe essere quella di richiedere alla Regione un ulteriore finanziamento dai fondi residui delle Universiadi, assodato anche che il servizio Impianti sportivi, come confermato dal dirigente Attanasio, non dispone di risorse oltre quelle destinate alla manutenzione degli impianti. L’opera va completata, e con un cronoprogramma certo, ha concluso il presidente di commissione Stefano Buono, ed è inspiegabile il motivo per il quale l’amministrazione, che è perfettamente a conoscenza della situazione, non abbia previsto il completamento attingendo a risorse nazionali, come quelle del “Patto per Napoli” o, nell’ambito di un corretto rapporto istituzionale, chiedendo alla Regione Campania di farsi carico di un ulteriore finanziamento.