GuapaNapoli: l’associazione culturale partenopea (che ha promosso e organizzato l’evento) rende noti i motivi dell’annullamento dello spettacolo di Federico Buffa al Teatro Troisi.
GuapaNapoli è costretta ad annunciare l’annullamento definitivo dello spettacolo con Federico Buffa Due pugni guantati di nero, in origine previsto a marzo 2020 al Teatro Troisi. L’associazione culturale, che già aveva organizzato a Napoli nel marzo 2019 lo spettacolo di Buffa “Il rigore che non c’era” presso il Palapartenope – Casa della Musica aveva definito con la produzione dell’artista gli accordi per proporre a marzo 2020 “Due pugni guantati di nero”.
Lo spettacolo era stato scelto in quanto si innestava nella mission di GuapaNapoli, ovvero il connubio tra sport, cultura e messaggio sociale; non a caso parallelamente alla prevendita è partita l’iniziativa del “biglietto sospeso”.
Con questa, gli acquirenti erano stati invitati a lasciare una offerta libera per regalare 20 biglietti che avevamo destinato ai ragazzi della Fondazione Famiglia di Maria e a Tam Tam Basketball.
L’idea aveva incontrato l’apprezzamento del pubblico e dei mass media che avevano rilanciato la notizia a febbraio 2020, grazie anche ad un video dello stesso Federico Buffa che sosteneva l’iniziativa garantendo la copertura economica per le eventuali somme mancanti a raggiungere il costo dei 20 biglietti.
A pochi giorni dall’evento, fissato per il 17 marzo, il lockdown ha imposto alla associazione e alla produzione di rinviare lo show, prima a fine maggio, poi al 2021. Guapanapoli, nonostante vigesse in quel periodo il decreto legge che prevedeva voucher e non rimborsi per il differimento o l’annullamento di spettacoli, aveva offerto il rimborso. La gran parte degli acquirenti del biglietto, avendo condiviso e apprezzato il nostro progetto, ha preferito mantenere il voucher in attesa del recupero dello spettacolo.
Ancora a ottobre 2020, perdurando il lockdown e la impossibilità di svolgere manifestazioni culturali, la produzione e GuapaNapoli si erano date “appuntamento” alla primavera del 2021, o in ogni caso al termine del lockdown.
Grandissimo è stato lo sconcerto nell’apprendere in maniera del tutto casuale che la produzione dell’artista ha stretto accordi con un altro ente per portare lo stesso spettacolo a Napoli prossimamente.
Nella nota a firma di Armando Grassitelli e Marta del Giudice, si sottolinea che “GuapaNapoli non fa attività di impresa, non organizza eventi per fini economici, non gode di finanziamenti pubblici, ma prova ad offrire alla città alcune iniziative appoggiandosi sulle forze dei fondatori e di chi sostiene il progetto. Guapanapoli ha investito e anticipato somme importanti per l’organizzazione dell’evento; soprattutto, ha coinvolto attivamente Fondazione Famiglia di Maria e Tam Tam per l’iniziativa del biglietto sospeso.
Appresa la notizia e vista la richiesta di spiegazioni, la produzione ha “offerto” a Guapanapoli di proporre allo stesso costo un altro monologo di Federico Buffa, in un periodo imprecisato della primavera 2022, se e solo se intanto non avesse chiuso altri accordi con altri teatri a Napoli per portare uno spettacolo ”più grande” dell’artista“.
Nella nota, si sottolinea infine che “pare evidente che al di là degli impegni disattesi dalla produzione sotto ogni profilo, è venuto meno lo spirito con il quale abbiamo pensato di proporre per il pubblico di Napoli uno spettacolo che racconta di inclusione sociale, di atleti emarginati per la vita per avere alzato un pugno in difesa dei diritti degli oppressi. Soprattutto, oggi dobbiamo rendere conto a tante persone che in tempo di Covid avevano conservato un biglietto anche come buon auspicio: e questo, per noi di GuapaNapoli, è un danno che va oltre l’aspetto economico”.
MODALITA’ DI RIMBORSO
Tutti coloro che hanno acquistato il biglietto presso GuapaNapoli e la rivendita Promos Napoli possono inviare una mail a guapanapoli@libero.it con nominativo, scansione del voucher ed estremi del conto corrente. Tutti gli acquirenti del biglietto presso “Il botteghino” possono contattare direttamente la rivendita.