Calcio Napoli: come per tutti i precedenti allenatori anche per Luciano Spalletti Kalidou Koulibaly sarà centrale nel progetto (salvo sviluppi di calciomercato).
L’allenatore del Calcio Napoli, Luciano Spalletti, ha più volte sottolineato in questo suo primo periodo sulla panchina azzurra l’importanza di un calciatore come Kalidou Koulibaly, considerandolo un punto fermo del suo progetto sia in campo e fuori.
Alla domanda su KK durante l’incontro con i tifosi nella piazza di Dimaro, il tecnico ha risposto in maniera eloquente: “Per tenerlo mi incateno da qualche parte, trovatemi qualcosa e mi incateno lì”. Strepitoso difensore nei primi cinque anni a Napoli, durante i quali è diventato uno dei migliori interpreti al mondo nel ruolo (per la gioia dei precedenti allenatori Benitez, Sarri, Ancelotti e Gattuso), nelle ultime due stagioni (caratterizzate anche da qualche infortunio di troppo) K2 ha commesso parecchi errori.
Nel corso degli anni, Aurelio De Laurentiis ha rifiutato per lui parecchie offerte faraoniche, mentre nell’ultimo periodo avrebbe detto no a 30 milioni di euro offerti dal Manchester United e all’interesse del solito PSG. Difficilmente sostituibile a un mese dalla fine del calciomercato, Koulibaly (30 anni e in scadenza nel 2023 a 6 milioni di ingaggio netti all’anno) piace al tecnico di Certaldo anche per la leadership con i compagni.
Come noto, il buon Kalidou non è tipo da farsi abbattere tanto facilmente in campo e fuori, per cui, salvo offerte “appropriate” (cit. ADL), è destinato a restare ancora a Napoli. Per mostrare ancora una volta sostanza e strapotere fisico contro gli attaccanti avversari, per poi magari concludere la carriera all’ombra del Vesuvio.