Comune di Napoli: in commissione Salute e Verde si è discusso degli interventi di deblattizzazione delle aree urbane (che da quest’anno saranno a carico di Palazzo San Giacomo).
La deblattizzazione delle aree urbane passa da quest’anno in carico al Comune di Napoli. La novità è emersa nel corso della commissione Salute e Verde, presieduta da Fiorella Saggese, alla quale ha partecipato l’assessore alla Salute Vincenzo Santagada.
L’Area Ambiente sta predisponendo un protocollo d’intesa con la Asl, che definirà nel dettaglio tempi e modalità del passaggio di competenze. Fino al 2023 rimarranno a carico dell’Asl gli interventi di derattizzazione e la disinfezione degli ambienti scolastici al termine delle consultazioni elettorali, successivamente tutte le azioni di bonifica urbana passeranno a carico del Comune, come previsto dalle norme in materia di sanità pubblica.
120mila euro circa la spesa stimata per la deblattizzazione, calcolata sulla base di circa 180 interventi compiuti l’anno scorso dalla Asl, per un costo medio unitario di circa 600 euro, che dovranno ora essere inseriti nel bilancio comunale. Come negli anni passati sarà il 30% delle strade a beneficiare degli interventi sulla base delle priorità segnalate dalle Municipalità, mentre si ipotizza il coinvolgimento dei condomìnii privati per interventi sui tratti fognari di raccordo con gli impianti pubblici.
Gli assessori Santagada e Mancuso stanno valutando il coinvolgimento, insieme al servizio Ciclo Integrato delle Acque, anche della partecipata Asia, così come proposto anche dal Sindaco Manfredi.
Per i consiglieri intervenuti – Sergio Colella (Manfredi Sindaco), Gennaro Acampora (Partito Democratico), Rosario Palumbo (Cambiamo!), Iris Savastano (Forza Italia), Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde), Gennaro Rispoli (Napoli Libera), Pasquale Sannino (Insieme per Napoli Mediterranea) – ipotesi di interventi parziali finirebbero per discriminare cittadini e territori, occorre invece un’azione comune finalizzata a recuperare risorse sufficienti ed a coinvolgere anche i condominii privati, come avviene in altri Comuni