venerdì, Novembre 29, 2024

Campi Flegrei, aumentato il tremore sismico delle fumarole

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Uno studio dell’INGV ha registrato negli ultimi sette anni l’aumento del tremore sismico delle fumarole dei Campi Flegrei.

di Luigi Maria Mormone – Un recente studio sui Campi Flegrei ha segnalato come il tremore sismico locale delle fumarole sia aumentato negli ultimi anni. Registrarne il tremore sismico, attraverso stazioni sismiche ubicate nelle adiacenze, potrebbe dunque migliorare il monitoraggio dell’emissione idrotermale del vulcano. Queste le conclusioni della ricerca fatta dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Università di Palermo, l’Université Savoie Mont Blanc e dall’Instituto Volcanológico de Canarias, pubblicata su Geology della Geological Society of America. Lo scopo dello studio era quello di avere un segnale continuo, in qualche modo legato alle variazioni nell’attività della fumarola. E i risultati sono stati certamente preziosi.Campi Flegrei, aumentato il tremore sismico delle fumaroleNormalmente –ha spiegato a “Il Mattino” Giovanni Chiodini, dirigente di ricerca dell’Ingv e primo autore della pubblicazione- si evita di ubicare stazioni sismiche permanenti in prossimità di fumarole perché il tremore generato dall’emissione dei fluidi rende difficile il riconoscimento dei terremoti. Nonostante ciò, a seguito di evidenti aumenti nell’attività idrotermale, nel 2010 fu installato un sismometro nelle adiacenze della fumarola principale di Pisciarelli, ai Campi Flegrei. I dati registrati dalla stazione sismica sono stati così analizzati e confrontati con i ‘segnali’ geochimici acquisiti nello stesso periodo alla Solfatara di Pozzuoli, evidenziando come il tremore fumarolico di Pisciarelli sia notevolmente aumentato dal 2010 al 2017, correlandosi con le pressioni e le temperature del sistema idrotermale che alimenta l’emissione, indipendentemente stimate sulla base della composizione delle fumarole della Solfatara”.

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