sabato, Novembre 30, 2024

Al Teatro Acacia Giuseppe Albanese ospite dell’Associazione Scarlatti

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Per questo quinto appuntamento, il consueto concerto della Associazione Alessandro Scarlatti, si trasferisce al Teatro Acacia: protagonista Giuseppe Albanese, uno dei più acclamati pianisti della sua generazione.

Per il prossimo appuntamento, in programma giovedì 17 novembre 2022 al Teatro Acacia (e non al Sannazaro) alle ore 20.30, è in programma un bellissimo concerto della Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, diretta da Pier Carlo Orizio  che dialogherà con un solista d’eccezione: il pianista Giuseppe Albanese che eseguirà due dei più celebri Concerti di Wolfgang Amadeus Mozart, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 18 in si bemolle maggiore K. 456 e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in do maggiore K. 467, tra i quali verrà inserito un particolarissimo brano di Britten. 

Giuseppe Albanese ha una solida carriera internazionale da star del pianoforte, una laurea in filosofia con una tesi sull’estetica di Liszt e tanti riconoscimenti autorevoli, fra cui il Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al Premio Busoni nel 1997, e nel 2003  il Vendome Prize  (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate) con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più prestigioso del mondo attuale”. 

Debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Di recente uscita  la sua nuova incisione “lnvitation to the dance”, dedicata al balletto. Questa ragguardevole carriera trova i suoi fondamenti nella filosofia: “Nelle mie scelte artistiche cerco di soddisfare i fondamenti individuati da Quintiliano nella sua arte retorica, cioè il docere, il movere e il delectare. Il docere è l’insegnare, quindi l’aspetto culturale di un programma: occorre cercare di allestire un programma come il curatore di un museo farebbe con una mostra. Quindi trovare un fil rouge, degli aspetti in comune o – perché no? – radicalmente opposti tra le opere presentate. Il movere è non tralasciare l’aspetto del commuovere il pubblico, quindi la veicolazione dei contenuti umani della musica, i quali sono la materia universale che fa dire a molti – sbagliando – che la musica sia un’arte universale.

La musica non è affatto un linguaggio universale, ma lo è nella misura in cui comunica dei contenuti umani, quelli che, in quanto tali, sono comuni a tutti gli esseri umani. Ma il linguaggio è assolutamente non universale perché cambia da cultura a cultura. Infine, non tralascio il delectare, cioè l’aspetto spettacolare del divertimento.”Albanese è inoltre laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di “Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università di Messina.

Insegna attualmente Pianoforte al Conservatorio “Tartini” di Trieste. Prima di “Fantasia” e “Après une lecture de Liszt”, Albanese ha riscosso singolare successo con il CD monografico con musiche di Debussy pubblicato a gennaio 2012 per il mensile “Amadeus” in occasione dell’anniversario dei 150 anni della nascita del compositore francese.

Il suo CD “1900 – Yearbooks of 20th Century Piano, dedicato all’anno solare 1900 e contenente musiche di Skrjabin, Szymanowski, MacDowell e la prima registrazione assoluta delle Variazioni di Bartók è stato recensito come CD del mese dal mensile Suonare News e 5 stelle sia nel giudizio tecnico che artistico dal mensile Amadeus. Nata nel 2013 da un’idea di Luca Ranieri e Pier Carlo Orizio, direttore principale fin dalla fondazione; bresciano, ha studiato con Sergio Marengoni e Donato Renzetti, perfezionandosi con Emil Tchakarov (Venezia 1988) e Leonard Bernstein (Roma 1989), la Filarmonica è un’orchestra giovanile in residenza al Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo.

In questa veste collabora in maniera costante con alcuni dei maggiori pianisti quali Martha Argerich, Mikhail Pletnev, Daniil Trifonov. In pochi anni la Filarmonica ha sviluppato un ampio repertorio sinfonico e operistico. L’orchestra è stata invitata per ben due volte nel corso del 2017 dalla Royal Opera House di Muscat ad accompagnare alcune star della lirica quali Plácido Domingo, Francesco Meli e Fiorenza Cedolins. A settembre dello stesso anno la Filarmonica ha preso parte a un evento in occasione del decennale della scomparsa di Luciano Pavarotti. 

Il concerto è realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del Cidim.

Biglietti:

platea e palco I° fila € 25;

palco II° € 18;

palco III° fila €12

ridotto giovani (under 30) €12

Prevendita online: www.azzurroservice.it

Infoline

Associazione Alessandro Scarlatti

081 406011

Whatsapp 3426351571

info@associazionescarlatti.it; www.associazionescarlatti.it

Programma

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)

Concerto per pianoforte e orchestra n. 18 in si bemolle maggiore K. 456

Benjamin Britten  (1913 – 1976)

Young Apollo op. 16 per pianoforte, quartetto d’archi e orchestra d’archi

Wolfgang Amadeus Mozart

Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in do maggiore K. 467

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