La Procura della Figc ha chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus alla corte federale chiamata a valutare la riapertura del processo sportivo per le plusvalenze.
Il procuratore della Figc, Giuseppe Chiné, ha chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus alla corte della Figc chiamata a valutare la riapertura del processo sportivo per le plusvalenze, dopo la richiesta di revocazione della sentenza di archiviazione. Chiné ha inolltre richiesto l’inibizione di 20 mesi e 10 giorni per Paratici, 16 mesi per Agnelli, 12 mesi per Nedved, Garimberti e Arrivabene, 10 mesi e 20 giorni per Cherubini. Per gli altri club coinvolti le richieste sono le stesse del primo procedimento. Collegati da remoto in udienza il nuovo presidente bianconero Ferrero, il ds Cherubini e l’ex ds Paratici.
Vista la gravità dei fatti contestati e l’impatto avuto dal punto di vista sportivo sui campionati, la richiesta di Chinè è di una sanzione davvero afflittiva che ,di fatto, tiene la Juve fuori dall’Europa. Le sanzioni per la Juve sono aumentate alla luce delle nuove carte e di quanto emerso nel processo Prisma. L’udienza presso la Corte federale d’Appello a sezioni unite, aveva come oggetto la discussione sull’istanza di revoca della sentenza di assoluzione presentata dalla Procura della Figc relativa alla riapertura del caso plusvalenze che vede coinvolta la Juventus e altri 8 club (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara). Nella vicenda sono coinvolti anche 52 dirigenti o ex dirigenti
I club coinvolti sono stati già assolti prima dal Tribunale federale e poi dalla stessa Corte d`appello, ma secondo la Procura Federale ci sarebbero nuove prove, impossibili da acquisire per un organo come quello della Federcalcio, che dimostrano la colpevolezza delle società
La corte federale d’appello dovrà pronunciarsi ora sull’istanza di revoca della sentenza di assoluzione richiesta dalla procura decidendo se riaprire o meno il processo.