Metropolitana di Napoli: i treni sono vecchi (anche oggi tratta a lungo ridotta) ma mancano i fondi per la manutenzione.
di Luigi Maria Mormone – Anche stamattina la linea 1 della Metropolitana di Napoli ha avuto problemi nella circolazione. La tratta è infatti stata a lungo limitata da Piscinola a Dante e viceversa, proprio come accaduto nella giornata di ieri. La situazione è diventata davvero difficile: molti mezzi sono guasti poiché non ci sono i fondi per la manutenzione e restano in deposito. La situazione potrebbe restare tale fino al 2019, quando arriveranno nuove vetture. ANM, da tempo in crisi, ha infatti difficoltà a pagare i fornitori esterni per le manutenzioni. Inoltre, molti convogli risalgono agli anni ’90 e i pezzi di ricambio (già quasi introvabili sul mercato vista l’ “anzianità” dei treni) non arrivano più. Dei 24 treni a disposizione, la metà è di fatto ferma in deposito per riparazioni. Così, quando se ne guasta uno, i tempi di attesa per i cittadini sfiorano i 20 minuti (andando talvolta anche oltre). Le spese per le riparazioni appaltate all’esterno (come riportato da “Il Mattino”) sono passate negli ultimi due anni dai 723000 euro del 2015 ai circa 2 milioni del 2016, con ANM che vanta 2 milioni di euro di crediti per il biennio 2014-2016 per le manutenzioni verso il Comune di Napoli, che solo quest’anno ha inserito in bilancio un apposito capitolo di spesa con una dotazione di 3 milioni all’anno per gli interventi sulle stazioni. In due anni, per le manutenzioni, ci sono stati circa 50 affidamenti diretti, 40 procedure concorrenziali, 10 negoziate e 4 gare, di cui 2 europee. Per le riparazioni, che richiedono specifiche competenze tecnologiche, ANM si affida a ditte specializzate, come Ansaldo Sistemi, la tedesca Hegenscheidt per la revisione delle ruote delle carrozze o la Faiveley Ats per i ricambi dei freni. Mentre per le piccole riparazioni, che non richiedono specifiche competenze normative degli operai, ci si affida al personale ANM. Ma se i fornitori non inviano più le componenti meccaniche, perché non pagati, allora c’è poco da fare. Gli interventi di manutenzione sono importantissimi, perché proprio grazie ad un grosso investimento sulla manutenzione straordinaria dei treni che ha riguardato il rinforzo strutturale dei telai delle casse, molte vetture l’anno scorso sono state rimesse in esercizio.