giovedì, Dicembre 12, 2024

Santa Luciella ai Librai, nel centro antico di Napoli, tra mistero ed esoterismo

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

La riscoperta di una delle chiese più belle e antiche di Napoli, è ormai una realtà viva e produttiva che ha favorito lo sviluppo storico-artistico di uno dei monumenti più caratteristici e pittoreschi della città partenopea, legato anche al culto misterioso e inquietante dei morti: scopriamolo insieme!  

Completamente immersa nel centro storico di Napoli, nascosta in uno stretto e caratteristico vicolo di “Spaccanapoli”, quella lunga e caratteristica strada “naturale“ che divide la città in due parti quasi uguali, troviamo la Chiesa di Santa Luciella ai Librai, che fino a qualche tempo fa completamente sconosciuta, vanta una fondazione medievale, risale infatti al 1327 ad opera di Bartolemeo di Capua.

Nel XVIII secolo assume l’attuale forma e diventa luogo di culto della Corporazione dei Pipernieri, Fabbricatori e Tagliamonti tanto devoti a Santa Lucia per il costante pericolo a cui li esponeva il loro lavoro: le schegge negli occhi che si staccavano dalla dura pietra lavorata.

Poco dopo subentra l’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione dei SS. Gioacchino e Carlo Borromeo ma per tutti è da sempre la Chiesa di Santa Luciella perché piccola e circoscritta.Santa Lucilla ai Librai, nel centro antico di Napoli, tra mistero ed esoterismo

Nello stesso periodo la Chiesetta inizia ad essere identificata con un’altra dicitura perché nella chiesa sotterranea si cela, li proprio sul cornicione, affianco a tante altre “capuzzelle” (per intenderci, simili a quelle che troviamo al Cimitero delle Fontanelle) una più speciale denominata simpaticamente “a cap ch’ e ‘rrecchie”. Un teschio così identificato perché ha conservato le orecchie si, proprio delle orecchie.

Ma poco importa alle persone che non si tratti di vere orecchie ma semplicemente di deformazioni ossee che danno l’illusione visiva di esserlo, protuberanze del tutto simili a padiglioni auricolari che solo a Napoli potevano trasformarsi in delle vere e proprie orecchie “false”.

Pertanto, il teschio con le orecchie si ascrive appieno nel culto delle anime del purgatorio, infatti i napoletani danno a quelle orecchie il potere di collegamento diretto tra mondo dei vivi e mondo dei morti: il teschio riesce con le sue orecchie a riportare le richieste di chi prega direttamente nell’aldilà.

Il popolo napoletano ha sempre avuto un rapporto vivo e costante con la morte: il dolore non veniva celato, non era quasi mai una questione privata, le persone entravano in chiesa sapendo di incontrare qui i propri defunti o chi potesse intercedere con loro. Era un modo per restare eterni mantenendo viva la memoria di chi ci aveva preceduto.

Per secoli sono state affidate a quelle orecchie speranze, richieste, preghiere, paure, un culto purtroppo interrotto e caduto nell’oblio a causa della chiusura della Chiesetta negli anni ’80, dopo il terribile terremoto che ancora oggi resta una ferita aperta, forse con tanti terremotati non ancora sistemati in vere case.Santa Lucilla ai Librai, nel centro antico di Napoli, tra mistero ed esoterismo

Tuttavia, non ha faticato a riprendersi dopo la riapertura del 2018, grazie all’Associazione Culturale “Respiriamo Arte”. Nata nell’ottobre 2013 con l’intento di recuperare parte del patrimonio storico e artistico della città di Napoli, attraverso la tutela e la valorizzazione di monumenti e luoghi che rappresentano e custodiscono la sua memoria storica, è composta da varie figure professionali: due manager culturali, un’esperta in lingua e letteratura straniera e un’altra in conservazione dei beni culturali. 

I diversi percorsi formativi e professionali di ciascun socio e la comune passione per l’arte e la cultura partenopea hanno determinato le condizioni favorevoli alla nascita e alla crescita dell’organizzazione, basata sull’evidente complementarietà e integrazione dei diversi saperi. Arricchiti e fortificati dall’esperienze lavorative post lauream, i giovani di Respiriamo Arte hanno avuto l’intraprendenza di costituire l’Associazione alla ricerca di una propria affermazione lavorativa e all’inseguimento dei propri sogni.

L’ente, ad oggi, si configura come un’associazione APS, fondata sul lavoro dei soci e si occupa principalmente di due chiese del centro storico di Napoli: SS. Filippo e Giacomo e S. Luciella ai Librai. Operano stabilmente, dal 2015, nel Complesso dell’Arte della Seta – Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, sito lungo il decumano inferiore del centro storico di Napoli, una delle strade a più alta affluenza turistica della città, oggi più che mai.

Santa Lucilla ai Librai, nel centro antico di Napoli, tra mistero ed esoterismoQui si sono resi nuovamente visitabili ambienti chiusi da decenni, quali la cripta, i resti archeologici e la sacrestia settecentesca. Dopo la pulizia, gli interventi di ripristino e l’accurato lavoro di ricerca, è stata organizzata un’efficace attività di promozione dell’intero Complesso attraverso l’organizzazione di visite guidate, progetti didattici ed eventi culturali.

Nel 2016 l’associazione ha ottenuto, inoltre, il comodato d’uso della Chiesa di Santa Luciella ai Librai, abbandonata per più di trent’anni e resa nuovamente accessibile da aprile 2019, grazie proprio alle innumerevoli attività di Respiriamo Arte ma soprattutto al prezioso intervento economico e sociale del Pio Monte della Misericordia di Napoli.

Inoltre “Respiriamo Arte” conta anche sul sostegno del Progetto Policoro e dell’Arcidiocesi di Napoli. Dal 2019 ad oggi nei vari luoghi di Respiriamo Arte si sono registrati circa 40 mila visitatori, più di 100 eventi, non si è mai smesso di restaurare opere d’arte e avviare interventi architettonici importanti, ultimo il recupero della facciata della Chiesa di Santa Luciella.

Nelle due Chiese affidate a “Respiriamo Arte” si sono promossi momenti aggregativi attraverso attività di tipo artistico, quali la realizzazione di spettacoli teatrali per le persone del quartiere, interventi di musico-terapia per gli adolescenti, ascolto e narrazione per la popolazione anziana, ma soprattutto lezioni gratuite per i bambini, dedite a temi fondamentali quali la legalità, l’educazione civica e l’impegno sociale.

Da aggiungere anche un cineforum gratuito per i bambini del quartiere, preghiere per gli ammalati e per i morti, attività che servono a ritrovare un senso di fratellanza e comunità insieme alla Parrocchia di San Gennaro all’Olmo. Dall’altro la realizzazione di interventi di valorizzazione del territorio quali la riapertura della chiesa e la creazione di un percorso museale con visite guidate che hanno incentivato lo sviluppo socio-economico, turistico e culturale dell’area di riferimento.

Santa Lucilla ai Librai, nel centro antico di Napoli, tra mistero ed esoterismoL’organico di Respiriamo Arte è passato da 4 a 14 diventando economicamente sostenibili nel tempo. Il progetto parte dalla consapevolezza che la rinascita culturale ed economica della città è legata al recupero e alla valorizzazione della propria cultura e dei propri monumenti.

Nel dettaglio, gli obiettivi a breve e lungo termine raggiunti sono:

1. Riapertura di chiese e monumenti abbandonati.

2. Creazione di un percorso museale con visita guidata;

3. Restauro dell’apparato artistico decorativo delle chiese e degli ipogei: affreschi, marmi, tele;

4. Organizzazione di mostre, eventi culturali, presentazioni di libri, spettacoli teatrali e concerti;

5. Organizzazione di momenti aggregativi per i soggetti deboli del quartiere e non solo;

6. Occupazione giovanile;

7. Valorizzazione del quartiere.

8. Luoghi da non perdere se visiti Napoli (Santa Luciella).

Con i lavori di restauro iniziati già nel settembre 2021, il  26 ottobre 2022 finalmente fu svelata alla stampa e ai cittadini,  la nuova facciata della Chiesa di Santa Luciella ai Librai (Napoli, vico Santa Luciella 5/6) che tornò a splendere completamente restaurata, dopo un lungo e sofferto intervento di manutenzione che restituì alla città uno dei monumenti più antichi e rappresentativi della stessa, con la soddisfazione di tutti, dalle maestranze agli organizzatori, dalle autorità pubbliche ai vari politici “di turno”.

Un lusinghiero progetto che fu voluto fortemente dai responsabili e fondatori dell’Associazione “Respiriamo Arte”, Massimo Faella, Simona Trudi, Angela Rogliani e Francesca Licata, impegnati nel recupero e nella valorizzazione della preziosa chiesetta nel cuore del centro antico, dedicata a Santa Lucia, con il contributo di Berna, storico brand di latte legato al territorio napoletano. 

Insieme ai responsabili dell’Associazione Respiriamo Arte, intervennero alla presentazione: Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, Salvatore Buonomo Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, Fabrizia Paternò di San Nicola, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Alessandro Pasca di Magliano già Soprintendente del Pio Monte della Misericordia e Daniela Buffolano, Brand Manager Parmalat. 

Fu presente, inoltre, anche Don Federico Battaglia, Direttore Diocesano Ufficio Pastorale Giovanile Chiesa di Napoli e direttore del Progetto Policoro, programma che ha consentito l’avventura di Santa Luciella in linea con l’obiettivo di sostegno dell’impreditorialità giovanile.

Ancora, hanno partecipato all’evento Don Giacomo Equestre, Direttore Ufficio Beni Culturali Chiesa di Napoli, Padre Salvatore Fratellanza, rappresentante dell’Arciconfraternita proprietaria di Santa Luciella e Padre Guy Gervais Nsama, Parrocchia di San Gennaro all’Olmo. Il recupero di Santa Luciella nasce dall’impegno dell’Associazione Respiriamo Arte, con l’aiuto del Pio Monte della Misericordia che ha favorito lo start up e che, in linea con i suoi valori, dedica una delle aree di intervento sociale dell’Ente allo sviluppo di iniziative imprenditoriali giovanili.

L’individuazione del gruppo di giovani laureati dell’Associazione, preparati e motivati a valorizzare un bene abbandonato del centro storico di Napoli, e l’iniziale sostegno economico e progettuale dell’Ente di via Tribunali, hanno consentito, oltre sei anni fa, la partenza del progetto. Nel 2016 l’Associazione ha ottenuto il comodato d’uso della Chiesa di Santa Luciella ai Librai, abbandonata per più di trent’anni e resa nuovamente accessibile e aperta al pubblico solo nell’aprile 2019.

Sono poi state moltiplicate le forze: nel 2020 marchio Berna nel sostegno ad iniziative di valenza sociale e culturale, ha investito nel progetto e finanziato l’intervento di recupero della facciata della chiesa, confermando il proprio legame profondo con il territorio che si tramanda. Un grande lavoro collettivo e una virtuosa collaborazione tra operatori pubblici e privati accomunati dalla volontà di prendersi cura e di valorizzare il patrimonio storico e artistico di Napoli e di sostenere le giovani generazioni. 

CHIESA MUSEO SANTA LUCIELLA AI LIBRAI

Vico Santa Luciella 5/6

Visite guidate tutti i giorni ogni mezz’ora dalle 10.30 alle 18

Ticket 6 euro

Info e prenotazioni 3314209045/ respiriamoarte@gmail.com

www.respiriamoarte.it

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