Il film di Stefano Incerti è stato protagonista al Premio Cinema Campania 2017 con i costumi di Annalisa Ciaramella e con il suo regista e i protagonisti Pina Turco e Tony Tammaro, premiati sul palco come la giovane promessa Arturo Muselli, il lanciatissimo Sangue Blu in “Gomorra la serie”.
Nella serata dedicata al cinema campano e ai film che hanno valorizzato e espresso il meglio del settore, non poteva mancare una menzione all’ultima fatica di Stefano Incerti, il film “La parrucchiera”, che ha portato a casa diversi riconoscimenti. Sul palco del cinema Hart domenica 17 dicembre sono stati omaggiati del Premio Cinema Campania 2017 il regista Incerti e la costumista Ciaramella insieme ad alcuni protagonisti della commedia uscita in sala in primavera: la rivelazione Pina Turco e il cantante Tony Tammaro, oltre al giovane Arturo Muselli, interprete quest’anno non solo dell’ultima stagione di Gomorra, ma anche del film di Incerti e dell’ultima pellicola di Gianni Amelio, “La tenerezza”, tutte opere di quest’ottima annata.
La storia della Parrucchiera, ambientata tra il centro storico e il lungomare partenopeo (e il tagline del film “succede solo a Napoli” la dice già lunga), vede una giovane donna, mamma di un ragazzo cresciuto in una “famiglia” di amiche (anche trans), lottare per il suo futuro e per un lavoro dignitoso. Lo fa prima nel salone gestito dalla sua mentore (una Cristina Donadio sopra le righe, perfida quasi quanto Scianel e allo stesso tempo fragile come un cucciolo, alle prese col marito fedigrafo Tammaro e poi con l’assistente gay ipocrita ritratto da Muselli) e successivamente in quello che prova ad aprire in pieno centro di Napoli.
Tra strutture abbandonate e poi ristrutturate, amori mai dichiarati, gelosie, ricatti meschini di un usuraia dalla mise a metà strada tra la pirata e la rockstar, e una carrellata di vestiti sgargianti e acconciature mai banali (basti pensare al Vesuviush), Rosa – interpretata da una brava Pina Turco, compagna del regista Edoardo De Angelis e nota ai più per il suo ruolo di Debora, la moglie di Ciro in Gomorra La serie – cade e si rialza, combatte e non si dà mai per vinta, pure di fronte al peggio per il suo locale “Testa e Tempesta”.
Un film che si distingue soprattutto per la sfilata di tubini, gonne e minigonne che è un vero fasto per occhi e cuore, merito del comparto costumi della docente Annalisa Ciaramella, che insegna all’Accademia di Belle Arti di Napoli: «Per la Parrucchiera, di comune accordo con il regista, abbiamo optato per uno stile colorato, eccentrico e leggermente saturo che rimandasse all’universo di Pappi Corsicato e soprattutto a quello di Almodòvar, un vero maestro e icona assoluta – racconta la costume designer -. Sono stata libera così di sperimentare e combinare tinte e colori in un racconto di Napoli, sì verosimile, ma allo stesso tempo affidato all’estro creativo e che risentisse dello stato d’animo dei personaggi».