La 23esima edizione del Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano continua con altri importanti appuntamenti.
Dopo i recenti successi di pubblico e critica prosegue la 23esima edizione del Festival Internazionale del Settecento Musicale Napoletano con un interessante e stimolante convegno intitolato “La voce degli Dei: Gli evirati cantori, un primato italiano. Enrico Caruso il Belcanto e la Scuola vocale napoletana”, organizzato dell’Associazione Domenico Scarlatti e aperto a tutti senza prenotazione, con ingresso libero. Nella splendida Sala della Loggia del Maschio Angioino sono intervenuti:
Sandro Cappelletto Scrittore e storico della musica
Marino Niola Antropologo, scrittore e editorialista
Gaetano Panariello Direttore del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli
Enzo Amato Direttore artistico del Festival Internazionale del ‘700 musicale napoletano
Francesco Divito Sopranista
Con la partecipazione di
Raffaella Ambrosino Soprano
Vincenzo Costanzo Tenore
Nomi dunque altisonanti, come quello di Sandro Cappelletto che, con la sua preziosa competenza in ambito musicale, ci accompagnerà in un lungo viaggio nel Settecento napoletano, delineandone gli aspetti più significativi e fondamentali di questo incredibile periodo fecondo per la musica dell’epoca.
Voglio ricordare, tra l’altro, il suo recente libro sui viaggi-studio in Italia di Mozart, dal 1769 al 1773, con il padre Leopold, ma anche quello su l’ultimo anno di vita di Schubert, quando nel 1828, “libero” dalla presenza troppo ingombrante di Beethoven, di cui era un profondo ammiratore, ma anche un timoroso “collega”, compose alcune delle pagine più belle e indimenticabili di tutta la sua produzione musicale.
Lo stesso discorso è valido naturalmente anche per Marino Niola, stimato ed eccellente professore di Antropologia Culturale al Suor Orsola Benincasa, con il quale ho avuto la fortuna di seguire alcuni interessanti corsi sfociati in altrettanti brillanti esami. E il discorso può tranquillamente estendersi agli altri partecipanti al convegno, con altrettanto interesse.
L’Associazione Domenico Scarlatti fondata nel 1983 dal Maestro Enzo Amato, ha l’intento di diffondere la grande musica e la cultura della Scuola Musicale Napoletana del Settecento. Durante il suo lungo percorso, noti artisti e studiosi hanno attivamente e proficuamente collaborato alla realizzazione di numerosi progetti promossi dalla Associazione tra cui: Maria Luisa Anido, Maxence Larrieu, Sandro Cappelletto, Marcello Abbado, Roberto Gabbiani, Marcello Abbado, Aniello Desiderio, Francesco Caracciolo, Tomas Spalinski, Theodora Pavlovitch, Leo Brouwer, Antonio Florio e la Cappella della Pietà dei Turchini ed altri ancora.
Nel tempo, l’attività dell’Associazione si è intensificata, come si evince dal conseguimento di numerosi patrocini anche di alte Istituzioni quali, per citarne alcuni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Parlamento Europeo Ufficio per l’Italia, la Commissione Europea Rappresentanza Italiana, il Ministero dei beni culturali Italiano, il Ministero della Cultura Francese, l’Ambasciata dell’Ucraina in Italia, l’Istituto di Cultura Italiana in Stoccarda, l’Istituto di Cultura Italiana in Bremen, l’Istituto di Cultura Slava, il CIM Unesco, la Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici di Napoli e la Regione Campania.
Emanazioni istituzionali l’Orchestra da Camera di Napoli e l’IISSMN (Istituto Internazionale per lo Studio del Settecento Musicale Napoletano).