giovedì, Ottobre 31, 2024

Mariano Grillo, quando la comicità si veste di modernità

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Una strada costellata di soddisfazioni, quella dell’attore comico Mariano Grillo. Un percorso artistico che sin dagli anni più giovanili ha visto l’artista dividersi tra spettacoli di successo, importanti premi e partecipazioni televisive. Così, dopo le prime esperienze in Rai nel 2013 come comico emergente, le interpretazioni teatrali accanto ad artisti del calibro di Biagio Izzo e l’arrivo allo Zelig di Milano, Grillo parla della sua carriera e del suo modo di osservare l’evoluzione della comicità soprattutto tra i giovani. 

«Mi sono avvicinato al teatro – racconta Mariano Grillo- grazie a mio padre che aveva questa passione e portava avanti una sua compagnia teatrale. Ho scelto il genere comico perché quel senso di donare un sorriso alla gente mi fa stare bene, felice! Da piccolo ammiravo il teatro fatto da Eduardo, Totò, Massimo Troisi, sono delle leggende per me, dei miti assoluti che hanno portato Napoli nel mondo. Sono stati loro a far nascere dentro di me questa passione, questa vocazione, questa voglia di ridere e far ridere».

Alla luce delle sue esperienze, in che misura, secondo lei, in questi ultimi anni è cambiato il modo di fare comicità?

«Negli ultimi venti anni il mondo è tanto cambiato e forse non ce ne rendiamo ancora conto. Oggi ci sono i social che rendono tutto più immediato. Prima, invece, andavi a vedere un comico proprio per restare sorpreso da ciò che avrebbe detto e da come avrebbe trattato i vari argomenti legati ai soliti temi dell’attualità, dei personaggi famosi e della politica. Oggi far ridere è diventata una missione più complicata. E ciò, forse, anche perché veniamo travolti ogni giorno da tanti fattori ed eventi negativi. Noto, tuttavia, che il pubblico cerca una comicità sempre più all’avanguardia, una comicità “intelligente”. La stessa che piace a me e che cerco di portare avanti nei miei spettacoli trattando in maniera ironica gli argomenti del presente e le cose di tutti i giorni come i temi riguardanti i punti critici nella coppia, dal fidanzamento al matrimonio e quelli inerenti i problemi della società napoletana».

Quali sono state le sue ultime esperienze e quali sono i progetti per il futuro?

«Posso dire che ancora oggi, a distanza di due anni, ho sempre dentro di me il ricordo fantastico della conquista del premio Massimo Troisi. Da questo riconoscimento, da questa preziosa vittoria, secondo me, nasce il tutto! Da lì è nato “tutto sotto controllo” uno spettacolo comico che racconta delle vicende che ci sono successe negli ultimi anni. Detto così, può sembrare uno spettacolo drammatico ma in realtà si tratta di un lavoro molto comico dove si ride tanto! Spesso, rido anche io in scena, e questa caratteristica per me, quando sono in palcoscenico, è la cosa più bella e importante. Per il futuro dico sempre che “il meglio deve ancora venire”. Intanto sto preparando le prossime repliche del mio spettacolo che toccherà varie tappe come Salerno ed altri teatri in provincia di Napoli. Infine, a breve, programmeremo la prossima stagione teatrale dove mi auguro di vivere tante altre nuove e belle emozioni in giro per l’Italia».

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