Comune di Napoli: Federalberghi ha raccolto in un dossier le recensioni positive e le critiche costruttive dei turisti.
di Luigi Maria Mormone – Il 2017 è stato un anno trionfale per il Comune di Napoli dal punto di vista turistico. In ogni periodo dello scorso anno, la città è stata letteralmente invasa dai turisti, sempre più desiderosi di conoscere una delle più belle metropoli del mondo. E anche il 2018 è iniziato sotto i migliori auspici, visto che si registra il tutto esaurito negli alberghi. In questi giorni ancora festivi, Federalberghi ha messo a punto un dossier, all’interno del quale gli albergatori, oltre che le recensioni positive, hanno raccolto anche le critiche dei turisti, i quali hanno indicato gli aspetti che secondo loro sono da migliorare della città di Napoli. Della città partenopea piacciono tantissimi aspetti, dalla bellezza dei luoghi al fascino della cultura, fino alla meraviglia di una città sempre più viva. Le critiche più frequenti presentate dai turisti riguardano invece aspetti come le carenze dei trasporti e di bagni pubblici, oltre che le difficoltà nel trovare parcheggio. Il Presidente di Federalberghi Antonio Izzo ha spiegato a “Il Mattino” lo spirito dell’iniziativa: “Crediamo sia giusto ascoltare la voce del turista –ha detto Izzo- Perciò abbiamo voluto evidenziare le problematiche che ci hanno segnalato. Ci basta che queste segnalazioni vengano acquisite e che alcune di queste vengano affrontate e risolte”. Riguardo le problematiche “sarebbe impossibile pretendere una soluzione immediata ai problemi dei trasporti –prosegue- Sappiamo che esistono e chiediamo che vengano affrontati con vigore, in tempi stretti anche se siamo consapevoli che non basterà una settimana a risolverli, forse nemmeno qualche mese. Appare più semplice intervenire su tematiche come l’installazione di bagni pubblici o infopoint. Sarebbe un modo per vedere concretamente l’impegno dell’amministrazione comunale verso il turismo. Anche –conclude il presidente di Federalberghi- attraverso l’impiego di una piccola parte di quanto incassato attraverso l’imposta di soggiorno”.