Irpinia news. Rifiuta il ricovero in ospedale, partorisce il suo secondogenito in ambulanza a distanza di poche ore. E i familiari della donna aggrediscono fisicamente il ginecologo.
Accade di sera a Mercogliano, protagonista una giovane coppia di genitori, residente in via Parco Partenio. Coppia che intorno alle 21.20 si reca al Pronto soccorso ostetrico dell’ospedale San Giuseppe Moscati, la donna al settimo mese di gravidanza e lamentava dolori addominali. I medici eseguono tutti i controlli previsti dal protocollo. Come riporta Irpinia news il ginecologo di turno presso il presidio ospedaliero di Contrada Amoretta, al termine degli accertamenti, tra cui il tracciato, consiglia il ricovero anche se il collo dell’utero risulta chiuso. Dunque nessun segnale di un parto imminente. Il ginecologo prospetta, tra le altre ipotesi, che possa essere una colica renale alla base dei dolori avvertiti dalla donna. Quest’ultima, al termine della visita, rifiuta il ricovero firmando le dimissioni e facendo ritorno a casa.
Ma poco prima delle 23 la situazione precipita: i dolori si fanno sempre più incalzanti e compaiono le prime perdite. Di lì la decisione di richiedere l’intervento del 118 per un ulteriore controllo alla gestante, in preda alle doglie. Una volta giunti sul posto gli operatori sanitari del 118 fanno non poca fatica a convincere la donna a recarsi in ospedale per ulteriori controlli. Ma il suo bambino ha fretta di nascere, tanto che giunti in via Perrottelli viene alla luce. Fondamentale l’intervento del medico rianimatore dell’ambulanza dell’ospedale sopraggiunta sul posto per coadiuvare i colleghi della Croce Rossa.