Cronaca di Salerno: aperta un’inchiesta per la prematura morte dell’atleta amalfitano Fabio Borgese (deceduto per infarto massivo a 34 anni).
di Luigi Maria Mormone – L’atleta di Amalfi Fabio Borgese è morto per infarto a 34 anni martedì scorso, dopo un malore improvviso sulle scale di casa. Inutile la corsa al presidio di Castiglione di Ravello, così come il lungo intervento di rianimazione a cui il giovane è stato sottoposto. Tutto inutile: Fabio lascia la giovane moglie e una bimba di appena un anno e mezzo Una morte prematura e forse anche per questo ritenuta sospetta dai Carabinieri di Amalfi, i quali hanno subito avviato un’indagine, ottenendo dalla procura il sequestro della salma da sottoporre ad esame autoptico. Secondo l’ospedale, il giovane sarebbe vi giunto con un infarto massivo: ipotesi cui tanti suoi amici stentano a credere. Fabio era infatti uno sportivo, visto che praticava canottaggio e calcio a 5. Prima dell’intervento della magistratura, amici, conoscenti, compagni di squadra e di circolo si sono stretti attorno ai familiari, che nel frattempo avevano fissato anche i funerali. “Un amico. Un ragazzo serio, umile. Una persona ed un professionista esemplare”, così lo ricordano i dirigenti dell’Alma Salerno. Il calcio campano si stringerà in un abbraccio virtuale alla famiglia di Fabio Borgese con un gesto simbolico ma sentito. Il Comitato Campania della Lega Nazionale Dilettanti ha infatti disposto che prima di tutte le gare dei campionati regionali – dall’Eccellenza ai settori giovanili – in programma fino a lunedì 15 gennaio, venga osservato un minuto di raccoglimento in memoria dell’atleta morto prematuramente.