martedì, Dicembre 3, 2024

Mercato libero energia elettrica: cosa sapere per il cambio del fornitore

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Nel mercato libero dell’energia elettrica un eventuale cambio è una procedura molto semplice che può essere svolta totalmente in modalità digitale.

Da molti anni ormai il mercato libero dell’energia elettrica è una realtà consolidata nel nostro Paese. Le offerte disponibili sono particolarmente numerose e la gran parte di fornitori propone anche offerte dual fuel, vale a dire forniture congiunte di energia elettrica e gas naturale da parte dello stesso fornitore.

Se al tempo del monopolio energetico non era ovviamente possibile cambiare fornitore di energia elettrica, oggi un eventuale cambio è una procedura molto semplice che può essere svolta totalmente in modalità digitale.

Ovviamente, prima di effettuare un cambio è consigliabile controllare con attenzione tutte le caratteristiche delle varie offerte luce mercato libero e scegliere in modo consapevole; l’importante è tenere presente che non ci si dovrebbe basare soltanto sul prezzo proposto, ma si dovrebbe vagliare l’offerta in tutte le sue sfumature.

Ciò premesso, vediamo quali sono i passi fondamentali qualora si prendesse in considerazione l’idea di un cambio di fornitura.

Offerte luce: la fine del mercato tutelato
Per i clienti domestici non vulnerabili, come specificato sul sito di ARERA (Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente) il mercato tutelato dell’energia elettrica terminerà a partire da luglio 2024.

I clienti domestici non vulnerabili che si trovano ancora nel servizio di maggior tutela riceveranno comunicazioni al riguardo; essi potranno sottoscrivere un’offerta luce del mercato libero, magari sfruttando il Portale Offerte di ARERA.

In mancanza di sottoscrizione, a partire dal 1° luglio 2024 la fornitura passerà al Servizio a Tutele Graduali che prevede condizioni contrattuali ed economiche definite dall’Autorità.

Il cambio di fornitura: documenti necessari
A prescindere che ci si trovi nel servizio di maggior tutela o nel mercato libero, il cambio di fornitore di energia elettrica non è una procedura complessa e può essere effettuata in breve tempo sia tramite telefono o, ancora più comodamente, con una procedura online.

Si è già presa una decisione precisa, per velocizzare la procedura è opportuno preparare la documentazione necessaria: carta d’identità (o documento equipollente), codice fiscale, ultima bolletta di energia elettrica ricevuta, IBAN del nostro conto corrente (solo se si vuole domiciliare il pagamento sul proprio conto corrente), codice POD; quest’ultimo è un codice alfanumerico che identifica in modo univoca la propria fornitura e lo si può trovare sul contatore e/o su una bolletta; per inciso, POD sta per Point of Delivery, ovvero punto di consegna (talvolta citato come punto di fornitura o punto di prelievo).

Sia la procedura telefonica che quella online richiedono pochi minuti; sarà sufficiente inserire i dati richiesti (dati relativi all’immobile, dati anagrafici, contatti telefonici e digitali ecc.). Va precisato che il cambio di fornitore (switching della fornitura) non comporta il pagamento di alcuna penale.

Dopo quanto tempo sarà effettivo il cambio?
I tempi per il cambio di fornitura sono legati al momento in cui viene formalizzata la richiesta al nuovo fornitore di energia elettrica. Qualora si formalizzi la richiesta entro il giorno 10 del mese, il passaggio avverrà il primo giorno del mese successivo; se invece la richiesta viene fatta dopo il giorno 10, il passaggio avrà tempi più lunghi.

Per esempio, se il cambio viene richiesto il 3 luglio, esso diventerà operativo dal 1° di agosto, se invece la richiesta viene fatta il 16 luglio, il cambio sarà operativo a partire dal 1° settembre.

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