Alcuni dei residenti presso la via a Giugliano, esasperati, hanno inviato una lettera-appello al prefetto di Napoli, Michele di Bari, per trovare una soluzione definitiva.
Da strada di servizio per il vicino istituto scolastico a pista per le scorribande, soprattutto notturne, di giovani motociclisti indisciplinati (per la maggior senza casco) che sfrecciano a tutta velocità mettendo così a rischio la loro incolumità ma anche quella di qualche incolpevole pedone.
E’ quanto accade in via Iodice a Giugliano, una strada che collega via Labriola con via Vittorio con un tracciato rasente la sede del I ciclo didattico di piazza Gramsci, ora intitolato a Mena Morlando, vittima innocente della camorra.
Quella di via Iodice è ormai una storia datata. I disagi avrebbero avuto inizio quando l’amministrazione comunale ha deciso, con un provvedimento da subito contestato, di far rimuovere i due cancelli che erano posti alle estremità della strada e che venivano aperti solo durante l’ingresso e l’uscita degli alunni della vicina scuola elementare. Aperta al pubblico la strada (progettata come strada di servizio) sono stati realizzati anche degli stalli per la sosta a pagamento.
Rimossi i cancelli, soprattutto di sera, via Iodice diventa terra di nessuno con giovani scooteristi che la percorrono molto spesso anche in senso contrario. A testimoniare tutto ciò decine di foto e video. Centinaia i ragazzi che si radunano. E gli schiamazzi, fino a notte fonda, soprattutto nei fine settimana, tolgono il sonno a centinaia di persone che abitano condomini di via Vento e piazza Gramsci. E quando arrivano sul posto le forze dell’ordine i ragazzi vanno via per poi ripresentarsi la sera successiva.
Alcuni cittadini esasperati la scorsa settimana hanno inviato una lettera-appello al prefetto di Napoli, Michele di Bari, affinché sia trovata una soluzione definitiva. Il loro auspicio è che la strada torni ad avere solo la funzione originaria: quella a servizio della scuola con il ripristino dei cancelli.