Successo per il 3° Concerto della rassegna “1826: Alle origini del mito – dagli archivi di San Pietro a Majaella” ideato dal pianista Giovanni Rea, che ci ha proposto una versione per pianoforte del III° atto della Turandot di Puccini, elaborata da Franco Alfano.
Prosegue senza sosta l’attività artistica di questa VIII° edizione del Festival Barocco Napoletano, il cui Presidente Dott. Massimiliano Cerrito e il Direttore Artistico M° Keith Goodman, si impegnano nel portare avanti con dedizione e professionalità, questo importante e direi molto significativo (per quello che la musica ha rappresentato per Napoli quando era una capitale europea, durante gli anni della dominazione dei Borbone) Festival Barocco Napoletano.
Nell’anno delle celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Puccini, anche il “nostro “ festival ha voluto dare un segno tangibile a riguardo, e lo ha fatto in modo davvero speciale, proponendo lo scorso martedì 29 ottobre, nella splendida Sala degli Specchi di Palazzo Serra di Cassano, il III° Atto dell’opera Turandot che Puccini lasciò incompiuta, morendo prematuramente sotto i ferri durante un’operazione alla gola, a Bruxelles. Fu il compositore italiano Franco Alfano, uno degli ultimi rappresentati della scuola verista italiana, che completò l’ultimo atto dell’opera, attraverso alcuni schizzi musicali contenuti nelle trentasei pagine lasciate da Puccini e ritrovate nel suo studio.
Il pianista Giovanni Rea, che già è una presenta molto gradita e nota in questo festival, ha trascritto ed elaborato per pianoforte il III° atto che Franco Alfano completò dopo la morte del maestro, accompagnando al pianoforte il soprano MARIA GRAZIA DE LUCA e il tenore GIANLUCA ZAMPIER. L’emozionante pomeriggio con il concerto intitolato a “Franco Alfano, dal pianismo giovanile alla visione personale di Turandot a 70 anni dalla morte”, ha offerto numerosi spunti e nuovi stimoli legati agli ultimi anni dell’attività artistica di Puccini, e di quella dello stesso Franco Alfano.
Nella prima parte del concerto, il M° Rea ha eseguito alcuni interessati brani per pianoforte solo di Alfano: Chanson sans paroles op. 14 n.1, Scherzo op. 14 n.4, Feuille d’Album op. 24 n.1, Boite de Musique op.24 n. 2, Varzer op. 11 n. 2 e Au Ruisseau op.16 n.2, per poi proseguire con la seconda parte ed entrare nel vivo del programma della serata: Giacomo Puccini – Franco Alfano, Atto III dell’opera Turandot elaborazione integrale originale di Franco Alfano, affidata ai due bravi cantanti che si sono esibiti nel corso della serata facendo rivivere i tormenti e le perplessità dei due protagonisti del duetto finale, quando Calaf bacia, attraverso geniali dissonanze (verso le quali Puccini aveva trovato delle nuove e più “moderne” idee musicali) la fredda e austera Turandot che alla fine “tramonta” e poi “rinasce” attraverso una musica che è un vero e proprio inno all’amore, verso il quale poi si lascerà andare con tutto il suo solenne, pacato e ritrovato Amore. I due “Bis” hanno poi concluso degnamente il pomeriggio, mentre le note della celeberrima e immortale “Nessun dorma” ancora risuonavano nell’aria.
Vi segnalo, inoltre, qui di seguito, i prossimo appuntamenti del Festival Barocco Napoletano FBN:
- PROGETTO 1826 – «ALLA RICERCA DEL MITO»
III® Concerto La scuola Napoletana moderna tra ottocento e novecento
Maestro e allievo ANTONIO SAVASTA ACHILLE LONGO
martedi 26 novembre 2024 ore 17,00
Presso l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici a Palazzo Serra di Cassano
La Rassegna continuerà nel 2025 con una programmazione che vede impegnati gli artisti della Fondazione
Barocco Napoletano: 2025 Festival Barocco Napoletano 8° Edizione Chiesa Luterana di Napoli alle ore 20
- 20/01 Emanuela De Rosa Antigona Ensemble
- 17/02 Trio Kalamus
- 10/03 Paola Francesca Natale – Keith Goodman – Frederic Bernard
- 07/04 Luca Luciano – Keith Goodman- Duo Veneziani Valluzzi
- 05/05 Mauro Squillante Ensemble
Il calendario degli eventi inseriti nel festival, quelli off e dei luoghi sarà pubblicato sui social del Festival dall’ufficio stampa e comunicazione,
attraverso il blog
Domenico
Scarlatti Über alles
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