Maurizio De Giovanni: lo scrittore presenterà il suo nuovo romanzo presso lo spazio teatrale di San Giovanni a Teduccio nell’ambito di “Libri dietro le quinte”.
Il Nest, lo spazio teatrale del quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, è pronto ad accogliere una delle penne più famose della letteratura italiana contemporanea, Maurizio De Giovanni. Lo scrittore vi presenterà infatti lunedì 29 gennaio (dalle 18 in Via Bernardino Martirano 17, ingresso libero), il suo nuovo romanzo Souvenir, ultimo episodio del ciclo de I bastardi di Pizzofalcone. Dialogheranno con l’autore Nino Daniele, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, e Martina Romanello dell’associazione Gioco, immagine e parole, mentre le letture saranno a cura dei giovani attori della compagnia di teatro civile ‘A Menesta. De Giovanni sarà dunque testimone di una delle realtà più belle di quella periferia che vuol far sentire sempre più la propria voce. Le “armi” utilizzate non sono però quelle immaginate in alcuni beceri luoghi comuni ma “materiali” di ben altro spessore, ancora più potenti: associazionismo e cultura. L’evento si colloca infatti nell’ambito della rassegna di presentazioni Libri dietro le quinte, promossa dall’associazione Gioco, immagine e parole, che ha costruito una solida rete associativa con la Cooperativa Sociale Sepofà e La Bottega delle parole (a loro volta tra gli organizzatori di Ricomincio dai libri, la cui quinta edizione si terrà dal 5 al 7 ottobre presso il Museo Archeologico di Napoli e la Galleria Principe). Il progetto si propone di andare oltre i caratteri della pagina stampata di un libro, per portare in scena la mano invisibile dello scrittore e permettere alla carta editata di prendere corpo e fiato sul palcoscenico. L’incontro con il creatore del commissario Ricciardi e l’ispettore Lojacono non è dedicato solo al suo ultimo successo editoriale, ma cercherà di evidenziare i colpi di scena e gli spaccati psicologici dei romanzi de “I bastardi di Pizzofalcone”: quelle storie ai margini che, seppur poste su un piano narrativo secondario, si impongono all’attenzione del lettore in virtù della loro potenza emotiva e della loro carica sociale. E non è un caso se si guarderà soprattutto ai risvolti sociali suggeriti dalle pagine dell’autore: quest’aspetto è infatti perfettamente in linea con gli obiettivi di Gioco, immagine e parole, contesto che si propone di stimolare la riflessione critica, soprattutto dei giovani, su fenomeni di emarginazione e disagio, affinché questi si pongano quali agenti di cambiamento. Saranno argomento di dibattito anche il valore della letteratura come mezzo di comunicazione, i mille volti di Napoli, la sua umanità e i molteplici modi di raccontarla. Per un incontro che rappresenterà l’ennesima conferma di una certezza: la cultura è più che mai viva su tutto il territorio partenopeo.