Mentre il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e’ pronto a dar battaglia a De Luca nel 2020, si profila uno scenario gia’ visto per la successione in Comune.
Luigi de Magistris non si ferma mai. Il sindaco di Napoli, dal capoluogo campano, a Roma, all’Europa, e’ in continuo movimento. E pronto a portare con se’ i suoi fedelissimi. Come accaduto sul palco di piazza Montecitorio, per la manifestazione fatta davanti al Parlamento contro il debito. Al suo fianco, a tal proposito, Raffaele Del Giudice. Vice e delfino pronto a prendere in mano le redini del comando di Palazzo San Giacomo.
Almeno questo e’ lo scenario che presenta oggi un articolo de Il Mattino, a firma di Luigi Roano. Che ricorda come, “passate le politiche, l’anno prossimo ci saranno le Europee dove demA – il Movimento del sindaco di cui è segretario il fratello Claudio – sarà in campo in coalizione con Diem 25, il movimento dell’ex ministro delle finanze greche Varoufakis, dove a essere candidato potrebbe essere anche de Magistris junior”. Tuttavia, si legge “il sindaco ha lanciato il guanto di sfida al governatore Vincenzo De Luca” per le prossime elezioni regionali del 2020. “Ed e’ qui che entra in ballo Del Giudice”. Per un progetto che potrebbe essere quello di “piazzare Del Giudice come sindaco facente funzioni per poi candidarlo a sindaco con de Magistris candidato presidente alla Regione appunto nel 2020″.
Situazione che a Napoli non e’ affato una novita’. Basti tornare indietro nel tempo al 2000, quando Antonio Bassolino, allora sindaco, decise di candidarsi alla poltrona dell’Ente di Palazzo Santa Lucia (vincendo). Mentre dal 24 maggio dello stesso anno, fino al marzo del 2001 a essere sindaco facente funzioni fu il suo vice Riccardo Marone. Fino alla successiva elezione di Rosa Russo Iervolino. De Magistris manterrebbe, in questo modo, la promessa di restare al suo posto (almeno nella sostanza) fino al termine del suo mandato e avrebbe gia’ il suo candidato per le comunali del 2021. Come viene sottolineato, infatti, tutto cio’, per quanto possa apparire fanta-politica e’ permesso dalle leggi dello Stato italiano. “Il sindaco decade solo all’atto della proclamazione degli eletti alla Regione”.