Vittorio Sgarbi: il critico d’arte battuto nettamente a Pomigliano dal candidato premier del Movimento 5 Stelle.
Era una delle “sfide dirette” più attese di tutta l’ultima tornata elettorale, quella in programma a Pomigliano d’Arco tra il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Il confronto, sulla scia dei risultati ormai definitivi delle politiche, si è rivelato nettamente a favore di Di Maio, nativo di Avellino ma residente da anni nella città vesuviana. Il leader del M5S ha infatti ricevuto più di 15mila voti, quasi il 65% di preferenze, mentre a Sgarbi (che si era candidato con Forza Italia) sono andati circa 4mila consensi (meno del 18%). Il risultato appariva scontato, anche alla luce della calorosa accoglienza ricevuta dal 31enne leader pentastellato, nel momento in cui si è recato nel suo seggio a votare. Vittorio Sgarbi si è spesso lamentato di non aver avuto sufficiente appoggio dalla coalizione di centrodestra per la sfida “a casa” Di Maio, attuando nell’ultimo mese una strategia aggressiva nei confronti di quest’ultimo, definito spesso incompetente e mediocre. E ieri sera non ha preso certamente di buon grado la sconfitta, non risparmiando dichiarazioni nel suo stile: “Lo prendete in culo. Quello non è un collegio: è un territorio di disperati che danno i voti a un personaggetto, a uno che non sa neanche guidare“, ha commentato ai microfoni di Porta a Porta su Rai1. Lo show dello sconfitto Sgarbi è poi andato avanti anche nel programma Matrix, su Canale 5. Il critico d’arte attribuisce la vittoria di Di Maio in maggior parte alla promessa del reddito di cittadinanza: “Per questo lo votano, bello prendere uno stipendio e non fare un cazzo, come ha sempre fatto Di Maio. Solo che lui continua a prenderlo, e tu la prendi in culo“.