lunedì, Novembre 25, 2024

“Giallo Napoli”, in mostra a Sorrento il colore inconfondibile della città

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Renato Aiello
Renato Aiello
Giornalista. Ha partecipato negli ultimi anni a giurie di festival cinematografici (come il SocialWorld Film Festival di Vico Equense), concorsi fotografici e mostre collettive. Recensioni film, serie TV, teatro, eventi, attualità.

Un colore classificato da Pantone proprio come “Giallo Napoli”, presente da secoli nel tufo delle mura della città antica e sui palazzi di Napoli, omaggiato persino nell’impasto del babà, dolce principe della pasticceria napoletana, secondo Jean-Noel Schifano. “Giallo Napoli” è anche il titolo della piccola personale di Mina Grasso al Bar Veneruso di Sorrento, in mostra fino al 25 marzo.

SORRENTO (NA) – Dieci foto su Napoli e i suoi palazzi, indagati nella cromia più famosa al mondo e per la quale il capoluogo Partenopeo è immediatamente riconosciuto: il Giallo Antimonio o Egiziano, diventato nella lista Pantone “Giallo Napoli” appunto.

Il Bar Veneruso di Sorrento su Corso Italia 43, dopo il primo felice esperimento di mostra fotografica ospitata nei suoi spazi con gli scatti di Federica Lamagra, ha accolto l’indagine cromatica e fotografica di Mina Grasso e lo farà fino al 25 marzo prossimo, salvo proroghe.

Il titolo della prima personale della Grasso, classe ’72 e appassionata fotografa fin da piccola, è “Giallo Napoli”, si muove su ragionamenti visivi che hanno a che vedere con quel colore giallo da sempre presente sulle tavolozze dei pittori e nei pantoni grafici.

Nelle intenzioni dell’autrice le foto legano il Viaggio a Napoli di Goethe (realizzato proprio negli stessi mesi di intensa luce) con il suo Saggio sui colori, e intrecciano osservazioni sulla piacevolezza delle passeggiate spensierate a Chiaia di Goethe.

Un quartiere dalle architetture talvolta stravaganti, punteggiata dal colore Giallo che rasserena gli animi e allarga il cuore (“l’occhio viene allietato, il cuore si allarga, l’animo si rasserena dandoci un immediato effetto di calore”, recitava il primo poeta romantico tedesco).

Il quartiere Chiaia e San Ferdinando, oggi municipalità di Napoli, tra l’altro è il quartiere di nascita e dimora attuale della Grasso, appassionata di tutte le arti, dalla fotografia alla pittura, e che frequenta da molti anni il mondo delle Gallerie e dei Musei, amica di galleristi e di artisti. Acquista anche opere, e possiede una piccola collezione da brava cultrice qual è.

Dopo la laurea in Economia, giovanissima inizia a occuparsi di editoria per Electa e indirizza la sua formazione verso il settore dei Beni Culturali e dell’Arte, ambiti nei quali si specializza fino a diventare coordinatrice di librerie d’arte.

Da 20 anni si occupa di Librerie Museali di Electa e la passione per la fotografia, fin da bambina, l’ha portata negli ultimi 10 anni ad approfondirne lo studio. Partecipa a corsi, workshop con fotografi professionisti e sta intraprendendo con dedizione un percorso artistico che convive felicemente con il suo lavoro. Espone i suoi scatti in alcune collettive, ha vinto anche qualche premio, ed è iscritta ad alcune associazioni di settore.

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