Battipaglia: i dati Arpac confermano che l’incendio di venerdì scorso (nel quale vennero coinvolti alcuni pannelli di amianto) non ha prodotto gravi danni ambientali.
L’incendio che venerdì scorso ha colpito un palazzo nel centro di Battipaglia, nel quale sono stati coinvolti alcuni pannelli di amianto, sembra non aver prodotto gravi danni ambientali. Già il giorno dopo le fiamme che avevano interessato il palazzo (sito in via Hermada), l’amministrazione comunale aveva richiesto ai tecnici dell’Arpac un monitoraggio ambientale. Immediatamente erano stati effettuati diversi quattro campionamenti a orari diversi: le risposte sono state positive. Lo ha spiegato a “Il Mattino” l’assessora all’Ambiente, Stefania Vecchio: “Il campionamento più alto ha evidenziato 7 filamenti di amianto e un valore pari a 16 -ha spiegato l’assessora- Il limite vitale è di 20, ma quello su un cantiere autorizzato alla dismissione, come in questo caso, è autorizzato fino a un valore di 50”.
L’amianto incendiato è stato rimosso tempestivamente
L’edificio, infatti, era in fase di ristrutturazione, con gli operai erano impegnati tra l’altro nella rimozione dei pannelli di amianto. Ad oggi, comunque, le cause dell’incendio non sono ancora state chiarite: “Forse un attrezzo caldo oppure la classica cicca – ipotizza Stefania Vecchio, pur senza formulare accuse – Comunque abbiamo subito chiesto alla ditta di cambiare il piano di lavorazione”. Tale Richiesta è stata immediatamente raccolta dall’azienda, che ha provveduto già sabato scorso a rimuovere tutto l’amianto incendiato, rimasto sul posto perché ancora rovente.