Beppe Grillo: il fondatore del M5S al tribunale di Napoli Nord come testimone nel processo per diffamazione nei confronti dell’ex attivista Angelo Ferrillo.
Il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, si è presentato stamattina al tribunale di Napoli Nord (sito ad Aversa), per essere ascoltato come testimone nell’ambito del processo per diffamazione nei confronti dell’ex attivista pentastellato Angelo Ferrillo. Quest’ultimo era stato querelato da Gianroberto Casaleggio per alcune frasi scritte su Facebook nel 2014, dopo essere stato candidato alle primarie per le Regionali del 2015: “Mi sto preparando a fare le valigie per espatriare visto che il futuro di questo Paese è in mano ad un fallito e truffatore con sede legale a Milano”, questo il post da cui è poi scaturita l’espulsione di Ferrillo dal M5S.
“Il Movimento non è nato per lucro ma per dare una mano al Paese”
Beppe Grillo ha risposto alle domande dell’avvocato Di Scisciolo, difensore di Ferrillo, difendendo la missione del Movimento: “Non c’è mai stato alcun rapporto economico tra il Movimento 5 Stelle e la Casaleggio associati. Il M5S non è nato per scopo di lucro, ma per migliorare il Paese. E chi lo criticava era contro il cambiamento. Mettetevelo in testa”. Tutto è nato dall’idea “di due persone di successo e che stavano benissimo, me e Casaleggio, solo per dare una mano al Paese. E non consento a nessuno di rovinare una cosa bella”, ha aggiunto. La testimonianza è durata circa 20 minuti, poi Grillo ha lasciato il Tribunale senza rilasciare dichiarazioni. Tuttavia, non sono mancati momenti di tensione. Ferrillo ha infatti cercato di impedirne l’uscita dal tribunale, buttandosi davanti al taxi, esponendo un cartello con su scritto “Dove sono finiti i fondi per la pubblicità?” e gridando “Grillo, la mela marcia dell’Italia sei tu” (con tanto di lancio di una mela). Si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per allontanare l’ex attivista dall’auto.