giovedì, Novembre 28, 2024

Violenza di gruppo su 15enne, il giudice: “Reato estinto, si sono pentiti”

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

I cinque ragazzini che commisero violenza di gruppo su una 15enne a San Valentino Torio si sono pentiti: il giudice ha dichiarato estinto il reato.

Il giudice Giovan Francesco Fiore ha accolto la tesi della Procura dei minori, rappresentata dal pm Antonella Ciccarella: è stato dichiarato estinto il reato per i cinque ragazzini che il 26 giugno 2016 violentarono a turno una 15enne di Sarno, dentro un garage di San Valentino Torio. Essi, infatti, “hanno compreso la gravità di quanto fecero all’epoca”. Al momento dei fatti, la minore conosceva uno dei cinque e fu attirata, con l’inganno, nel buio di un complesso di garage appartenenti ad un supermercato. Quella sera, la ragazza era diretta alla villa comunale, dove spesso trascorreva le serate. Dopo la violenza, con lei rimase solo uno dei cinque, che attese all’esterno che un parente la venisse a riprendere, per portarla a casa. Il giorno dopo il branco fu individuato e arrestato dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore. Un ragazzo di 17 anni finì ai domiciliari, mentre gli altri furono portati nelle carceri di Nisida e Airola.

Attività di volontariato in comunità

Dopo qualche mese dalla violenza di gruppo ai danni della ragazzina, per quei ragazzi cominciò un percorso di recupero in comunità.Cronaca di Napoli. Marano, 25enne violenta la cugina la notte di Natale Si tratta della cosiddetta “messa alla prova”, chiesta dagli avvocati difensori e prevista dal codice penale, che portò alla sospensione del processo per tutti. Quel percorso riabilitativo in comunità è stato superato positivamente, come sostengono procura e gip. Dalle relazioni degli assistenti sociali, si evince infatti che i ragazzi hanno svolto attività di volontariato e assistito persone bisognose. Essi hanno inoltre beneficiato del supporto di psicologi, come del resto anche la vittima della violenza sessuale. Il prossimo passaggio per la famiglia della ragazza è rappresentato dal processo civile, per ottenere risarcimenti che non potranno comunque cancellare quella terribile sofferenza.

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