Rifiuti: per scongiurare una nuova emergenza dovuta alle difficoltà degli impianti, cumuli di rifiuti saranno portati in Spagna e Portogallo.
I problemi degli ultimi giorni hanno lasciato per le strade di Napoli 250 tonnellate di rifiuti, con lunghe file di camion all’esterno degli impianti di tritovagliatura (Stir). In queste settimane la linea uno del termovalorizzatore è ferma e quindi ad Acerra si bruciano 700 tonnellate in meno al giorno. Gli stir, in primis quelli di Giugliano, Tufino e Caivano, nei quali entrano rifiuti indifferenziati ed escono la frazione umida e quella secca, a causa di tale situazione non possono spedire al bruciatore i soliti quantitativi, per cui l’immondizia continua ad accumularsi. Per alleggerire la pressione e, soprattutto, evitare una nuova emergenza (anche in altre zone della Campania), è pronta a salpare una nave per la Spagna, passo da fare non appena saranno raggiunte le 2800 tonnellate di spazzatura. La prossima settimana, un’altra nave dovrebbe fare rotta verso il Portogallo e dovrebbe caricare un quantitativo di frazione secca analogo a quello che sta per salpare verso la Spagna. Per quanto riguarda l’umido, Palazzo Santa Lucia sta esaminando alcune ipotesi. Una è di stipulare accordi con altre regioni per inviarvi la frazione umida tritovagliata non stabilizzata, un’altra è quella di destinare una quota dell’umido accumulatosi negli stir a qualche discarica sul territorio regionale (potrebbe essere una tra San Tammaro, Savignano irpino o Sant’Arcangelo Trimonti).
Rifiuti, vicesindaco Del Giudice: “Lentamente si tornerà alla normalità”
Il tutto in attesa del 5 maggio, quando l’inceneritore dovrebbe tornare a funzionare a pieno regime. Il Comune di Napoli, Asia e la Regione Campania stanno lavorando in simbiosi per fronteggiare tale situazione. Insieme a Luigi de Magistris, particolarmente attivo il vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice: “Lentamente si tornerà alla normalità -spiega a “Il Mattino” Del Giudice- Sono stato io a chiedere a tutti i soggetti coinvolti di organizzare una riunione nei giorni scorsi, dopo la quale si è deciso di formare una sorta di coordinamento. Voglio ricordare senza polemiche che il Comune non ha firmato l’ordinanza di via delle Brecce (temporaneo sito di stoccaggio, ndr) in ritardo, ma soltanto dopo che la Regione ci ha avvisato dello stato di emergenza. Gli impianti sono di competenza regionale, ma in questa filiera vogliamo dare una mano e infatti stiamo facendo in modo di risolvere per quanto possibile gli intoppi e trovare una risposta alla crisi attuale”.