Salerno Pride: dissenso della Lega (che parla di “sfilata carnevalesca” e critica i fondi pubblici per l’evento). L’assessora Giordano: “Polemiche fini a se stesse”.
L’attesa per il Salerno Pride, in programma sul Lungomare Trieste il 25-26 maggio, è accompagnata da tante polemiche. La Lega parla di “manifestazione di sapore carnevalesco, che sfilerà per le strade della città mettendo alla berlina chi vive in modo legittimo la propria sessualità”. L’amministrazione comunale, attraverso l’assessora alle Politiche Giovanili, Mariarita Giordano, difende invece l’evento: “Polemiche sterili fini a se stesse – dice Giordano- Saranno due giorni di eventi, incontri, laboratori. Sarà un interessante momento di confronto organizzato da Arcigay con il supporto e il coinvolgimento di tante associazioni. Il 26 io stessa parteciperò ad un’iniziativa che si terrà alla Camera di Commercio con la senatrice Monica Cirinnà. Alla fine dell’incontro, una piccola delegazione di persone andrà da piazza Portanova fino al lungomare cittadino. Non ci sarà alcuna “sfilata carnevalesca”, ma solo un’aggregazione di persone. Non sarà un gay pride ma si chiamerà solo Pride proprio perché i temi trattati saranno tanti e trasversali: si andrà dall’ambiente alla scuola, senza dimenticare i diritti declinati in ogni forma”.
Salerno Pride, polemiche per i fondi pubblici
Al centro delle polemiche de Il Popolo della famiglia e della stessa Lega, anche i fondi pubblici per la manifestazione: “È notizia di queste ore -dicono dalla Lega – che il Comune di Salerno senza interpellare nessuno elargirà un contributo di 2500 euro per il gay pride, manifestazione di sapore carnevalesco. Ribadiamo ancora una volta che i soldi pubblici debbono essere utilizzati per dare servizi ai cittadini e per le famiglie in difficoltà, così come ribadiamo che quelli che sono i diritti naturali e fondamentali delle famiglie vanno difesi gridando forte il nostro no a quelle che sono definite unioni civili, alle adozioni di bambini da parte di coppie gay e a qualsiasi tipo di teoria gender”.
Salerno Pride, Cammarota (Commissione Trasparenza): “Si faccia in un luogo dedicato”
Il presidente della Commissione Trasparenza al Comune di Salerno, Antonio Cammarota, invece, ribadendo di essere “sempre stati, come la maggior parte dei salernitani, contro ogni discriminazione”, è però convinto che “il Gay Pride è un’altra cosa, e la decisione della Giunta di concedere il centro di Salerno e il patrocinio con contributi pubblici, merita una riflessione. L’ansia modernista e progressista di questa giunta leggera produce solo guasti, perché non è il carnevale di Rio o la fanfara dei Bersaglieri, ma un evento obiettivamente divisivo. Si faccia pure il Gay Pride -conclude Cammarota- ma in un luogo dedicato, come il Parco Pinocchio o il Parco Mercatello, senza imporre il corteo a tutta la città e alla sua sensibilità”.