Smog: un convegno alla Federico II ha fatto il punto sull’inquinamento atmosferico nella città partenopea.
L’aula magna della Federico II ha ospitato ieri il convegno Inquinamento atmosferico a Napoli. Obiettivo: smog sotto controllo. L’iniziativa ha rappresentato il primo tassello di un programma volto a promuovere altre iniziative nel campo dell’inquinamento ambientale. Ospite d’onore del seminario (nato su iniziativa del prof. Maurizio Bifulco, del Dipartimento di Medicina Molecolare) è stato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Walter Ricciardi, ordinario di Igiene e Medicina preventiva presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e membro dell’executive board dell’Oms.
Presenti anche il rettore Gaetano Manfredi e l’ex rettore e assessore regionale Guido Trombetti. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’inquinamento dell’aria rappresenta la principale causa ambientale di morte e in Italia le polveri sottili sono responsabili di una riduzione di più di un anno dell’aspettativa di vita, ma nell’area metropolitana di Napoli la situazione è maggiormente critica. Il dato emerso è preoccupante: a Napoli si vive dagli 8 ai 12 mesi in meno a causa dell’inquinamento atmosferico, che è la probabile terza causa di morte nel mondo.
Dai dati analizzati emerge che tra il 2014 e il 2017 il livello di inquinamento nella città partenopea è rimasto stazionario, vicino o oltre i limiti di legge, interrompendo quel trend in diminuzione registrato negli anni precedenti. Mentre per alcuni valori come l’ozono è addirittura peggiorato, con picchi di smog rilevati in via Nardones, piazza Garibaldi e via Marina.
“Iniziamo un percorso di riflessione sull’inquinamento in città -ha dichiarato a “Il Mattino” il rettore della Federico II, Gaetano Manfredi– partendo dall’esigenza di fornire al dibattito pubblico dati scientifici validati, evitando di scadere nei sentito dire. Informazioni che possano servire poi a prendere anche decisioni politiche. Napoli tra gli altri deficit dei servizi ha anche un deficit d’aria”.