Il ministro dello Sviluppo è tornato sullo spinoso argomento Ilva. Sottolineando come il Governo sia pronto a mettere sul piatto ulteriori fondi per chiudere nelle prossime ore. “Lasciamo i deliri alle cozze pelose”.
Sull’Ilva “il Governo tramite l’amministrazione straordinaria è disponibile a mettere sul piatto ulteriori risorse per chiudere nelle prossime ore”. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda. Sull’Ilva, ha aggiunto, “negoziare si può e si deve”, ma occorre fare “presto”, perché l’azienda “finirà la cassa nel mese di luglio e ricominciare tutto da capo o per seguire chi propone soluzioni tecnologiche irrealizzabili rischia questa volta di provocare una chiusura tutt’altro che progressiva”.
“In nessun pianeta di nessuna galassia conosciuta o sconosciuta – ha aggiunto –, un investitore che vince una gara e mette 4,2 miliardi sul piatto per risanare il più grande complesso industriale del Sud viene accolto a suon di ricorsi e di piani assurdi del tipo ‘vogliamo progressivamente chiudere’. Ma di che parliamo? Ma come si chiude progressivamente l’acciaieria più grande d’Europa, con quali soldi, con quali costi per tutta l’industria italiana, con quali soluzioni per i 20.000 lavoratori tra diretti e indotto? Lasciamo i deliri dei populisti alle vongole, anzi alle cozze pelose, per essere più precisi, fuori dai tavoli sindacali“. Ha concluso.