Giovedì 7 giugno nuovo appuntamento con “Maggio della Musica” che ospiterà uno dei maggiori pianisti italiani: Massimiliano Damerini che affronterà la sonata op. 53 “Waldstein”, l’opera 57 ’“Appassionata” e l’Op. 54 di Ludwig van Beethoven.
Continuano gli appuntamenti musicali della rassegna ‘Maggio della Musica’. Dopo la splendida lezione/concerto che ha preceduto l’eccellente interpretazione dell’ Op. 31 di Pietro De Maria, lo scorso giovedì, proseguono incessanti gli appuntamenti con l’integrale delle sonate di Beethoven. Infatti, questo giovedì, il 7 giugno alle ore 20 sempre nella suggestiva veranda neoclassica di Villa Pignatelli (via Riviera di Chiaia, 200 – Napoli), Massimiliano Damerini, eseguirà alcune delle più note e difficili sonate del compositore tedesco già citato.
Aprirà la serata la Sonata n. 21 in do maggiore op. 53 detta “Waldstein”, perché dedicata all’omonimo conte e composta tra il 1803 e il 1804. Questa sonata viene anche chiamata comunemente “aurora” per il carattere gioioso che la caratterizza e che non a caso inizia proprio con un “allegro con brio” (lo stesso “colorito” strumentale della Quinta sinfonia). Strutturata in tre movimenti, è senza dubbio l’unica sonata di Beethoven ad avere un primo movimento così potente implacabile, con il lungo tremolo degli accordi ribattuti.
Tuttavia è nel terzo movimento di questa sonata che ritroviamo un più imponente ed elaborato ritmo che sfocia nella otto ultime battute, in un travolgente “fortissimo”. Di natura completamente diversa la successiva sonata, la n. 22 in fa maggiore, op. 54, che non ha mai goduto di una certa popolarità forse proprio perché gli stessi solisti preferiscono cimentarsi in sonate più note e trascinanti.
Tuttavia la superba bellezza del primo movimento “in tempo d’un minuetto”, formato da due sole frasi, nascondono all’interno di esse una “poesia” di non immediato accorgimento. Con la sonata n. 23 in fa minore (una tonalità che personalmente amo tantissimo) op. 57 detta “Appassionata” e che chiuderà la serata, entriamo di diritto in quello che possiamo definire l’archetipico esempio dello stile EROICO di Beethoven, del quale lo stesso compositore andava fiero contestando però il popolare “soprannome” con cui questa sonata viene identificata.
Strutturata anche questa in tre soli magnifici movimenti, è senza dubbio una delle più popolari e difficili sonate per pianoforte, il cui primo movimento ha la classica struttura formale della “forma -sonata”. I due successimi movimenti inoltre sono legati tra loro senza la consueta pausa che sfocia in una sorta di “perpetua mobile” che esalta il carattere eroico e incessante con un finale decisamente travolgente e trascinante.
Genovese, ospite dei più importanti teatri del mondo, Damerini ha vinto nel 1992 il Premio Abbiati come miglior concertista. La critica lo ha accostato a Benedetti Michelangeli e a Pollini. Molte sono le sue registrazioni discografiche e molti i compositori che gli hanno dedicato opere pianistiche. Elliot Carter, dopo averlo ascoltato a New York, disse: «Ogni suo concerto è un’esperienza indimenticabile».
Giovedì 7 giugno alle ore 20
- Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
- Festival Beethoveniano
Massimiliano Damerini, pianoforte
- Ludwig van Beethoven
- Sonata n. 21 in do maggiore, op. 53 “Waldstein”
- Sonata n. 22 in fa maggiore, op. 54
- Sonata n. 23 in fa minore, op. 57 “Appassionata”