Ultime notizie ANM Azienda Napoletana Mobilità: in arrivo possibili nuovi esuberi (che potrebbero aggirarsi su circa 400 unità).
Momento delicatissimo per Anm. Tale situazione problematica non riguarda solo ciò che accadrà il primo luglio, quando scatteranno il taglio di molte linee dei bus e la chiusura del Garittone, storico deposito di Capodimonte (i cui lavoratori, nonostante le forti proteste dei sindacati, saranno destinati ai depositi di Carlo III, per il 60%, e a quello di Cavalleggeri per la restante parte). Come riporta “Il Mattino”, l’azienda di trasporto pubblico si prepara infatti ad aprire il secondo stato di crisi in poco più di un anno, dopo quello del 2017 con la dichiarazione di 194 esuberi, che già ha portato un risparmio di circa 10 milioni di euro. Ora sono in arrivo nuove fuoriuscite, che potrebbero aggirarsi su circa 400 esuberi. L’idea sarebbe di attivare una nuova procedura con la legge 223/91 e di ricorrere al fondo esodi incentivati da 18 milioni finanziato dalla Regione Campania, per poter accedere ai prepensionamenti. Con un’età media del personale già elevatissima e i vuoti in organico che si creeranno, alcune aree produttive potrebbero andare in sofferenza. Comincia perciò a farsi strada l’ipotesi di nuove assunzioni. Non potendo reclutare personale direttamente, per i vincoli della Legge Madia, si valuta la soluzione delle assunzioni tramite società interinali, sullo stesso modello già sperimentato da altre società partecipate della mobilità regionale. Ipotesi difficile ma che darebbe una boccata d’ossigeno all’azienda e anche ai cittadini, i quali, nonostante le tante difficoltà ormai quotidiane, sperano nella salvezza del trasporto pubblico a Napoli. In attesa del 3 luglio, termine ultimo entro cui Anm dovrà presentare al Tribunale Fallimentare di Napoli il piano concordatario.