sabato, Novembre 23, 2024

Un posto al sole, polemiche sui social: “Fa propaganda su immigrazione”

- Advertisement -

Notizie più lette

Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Un posto al sole: la storica soap di Rai 3 accusata sui social network di essere “pro immigrati”.

Il tema dei migranti è di stretta attualità in Italia, finendo per coinvolgere anche ambiti lontanissimi dalla scena politica. A molti telespettatori non è infatti piaciuta la scelta degli autori di Un posto al sole di introdurre nella soap il personaggio di un giovane immigrato africano in difficoltà, Mansur. Quest’ultimo, aggredito da due loschi individui a cui ha chiesto notizie sulla sorella scomparsa, viene soccorso da Franco Boschi, che lo porta a Palazzo Palladini per affidarlo alle cure della dottoressa Ornella Bruni e chiede ad Angela e Giulia Poggi di aiutarlo attraverso il centro di ascolto che gestiscono.Un Posto al Sole, anticipazioni puntata di oggi lunedì 25 giugno L’attenzione sul tema immigrazione ha sollevato aspre critiche sui social network tra molti fan della storica soap di Rai 3 (che ha di recente raggiunto il traguardo delle 5000 puntate). Alcuni telespettatori hanno infatti reputato l’inserimento del personaggio di Mansur come una sorta di “propaganda” contro le recenti decisioni del Governo. Le polemiche seguono quelle sulla puntata dedicata alla Giornata internazionale del rifugiato: nel corso dell’episodio trasmesso il 19 giugno 2018, i personaggi Michele Saviani e Vittorio Del Bue hanno invitato gli spettatori a riflettere sulla grande sofferenza di chi è costretto a lasciare il proprio Paese. I giudizi sulle ultime puntate della soap napoletana non sono comunque solo negativi, con molti fan che difendono le scelte degli autori.

Un posto al Sole, Paolo Terracciano (capo degli autori): “Mai divisivi”

Intervistato da “La Stampa”, il capo degli autori di Un posto al sole, Paolo Terracciano, ha chiarito che l’episodio è stato scritto diversi mesi fa e pensato per andare in onda nella Giornata internazionale del rifugiato: “Noi scriviamo le storie con mesi di anticipo. Questa puntata è stata pensata per andare in onda durante la “Giornata internazionale del rifugiato”. Rispetto a quello che sta succedendo nelle ultime settimane in Italia è ovviamente una coincidenza. Sono storie pensate a febbraio. Noi non scendiamo mai in campo per essere divisivi, al contrario. Qualsiasi tematica trattiamo lo facciamo sempre con equilibrio, cercando di offrire a casa degli spunti di riflessione“.

Ultime Notizie