mercoledì, Novembre 27, 2024

Capri, turista francese denuncia: “Drogata e violentata in hotel”

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Capri: una 33enne ha denunciato le violenze subite da un altro turista (di nazionalità statunitense), che le avrebbe fatto assumere la “droga dello stupro”.

Una turista francese ha presentato denuncia per una violenza sessuale subita da un cittadino statunitense, che prima dell’abuso l’avrebbe narcotizzata con la droga dello stupro. Ciò sarebbe accaduto circa due settimane fa, all’interno di una suite di un albergo di lusso di Capri.

La donna (33enne manager per un’azienda di alta moda) era in vacanza insieme a un’amica, con la quale aveva preso in affitto un appartamento. Come riporta “Fanpage”, le due si sarebbero rivolte a un turista statunitense, ospite in una suite dell’isola, a causa di un guasto al sistema dell’aria condizionata.

L’uomo le avrebbe quindi invitate a trascorrere la notte assieme. Qui, secondo la versione della donna, il turista americano avrebbe approfittato della sua “condizione di incoscienza” per abusare di lei: la donna avrebbe infatti specificato di non essere stata consenziente.Capri, turista francese denuncia: “Drogata e violentata in hotel” Inoltre, sempre nella denuncia, avrebbe fornito vari elementi a sostegno dell’ipotesi dell’assunzione della “droga dello stupro”, sostanza in grado di alterare la capacità di autodeterminazione della vittima e la sua capacità di reazione.

Gli inquirenti stanno vagliando le immagini delle telecamere di videosorveglianza interna ed esterna della struttura. Le immagini confermerebbero che la donna, al momento di rientrare, barcollava e faceva fatica a tenersi in piedi. Un altro aiuto può essere dato dagli esami tossicologici, che potrebbero far luce sulla presenza della famigerata sostanza.

Questa vicenda sembra ricordare molto quella di una 50enne inglese, che denunciò di essere stata violentata a Meta di Sorrento da un branco di dipendenti dell’albergo nel quale alloggiava insieme alla figlia, dopo che le fu somministrata la droga dello stupro in un drink.

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