venerdì, Dicembre 20, 2024

Crollo di Genova, si continua a scavare per cercare i dispersi

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Non si ferma la ricerca dei dispersi sepolti sotto le macerie del ponte Morandi di Genova da parte dei vigili del fuoco e dei volontari. Al momento sono 38 i morti accertati, mentre 15 i feriti di cui 9 in codice rosso.

Si continua a scavare alla ricerca di eventuali ulteriori vittime tra le macerie del ponte Morandi crollato due giorni fa a Genova, ma per ora non sono stati né individuati né recuperati altri corpi. Al momento sono 38 i morti accertati. I feriti sono 15 di cui 9 in codice rosso.  Vertice in Procura, il Procuratore capo Cozzi fa sapere che ‘ci potrebbero essere ancora 10-20 persone disperse’. A Parigi aperta un’inchiesta per omicidi colposi. Per la terza notte consecutiva, i vigili del fuoco hanno lavorato con ruspe e martelli pneumatici per cercare di aprirsi un varco tra gli enormi blocchi di cemento.

Due sono i punti su cui si stanno concentrando le ricerche delle persone che ancora mancano all’appello: il basamento del pilone crollato, all’altezza Crollo di Genova, si continua a scavare per cercare i dispersidell’argine sinistro del Polcevera, e il blocco di ponte lungo una ventina di metri precipitato dopo essersi cappottato sulla ferrovia. È lì che i vigili pensano possano trovarsi i dispersi, secondo le ultime verifiche poco più di una decina. Intanto il lavoro dei mezzi pesanti nel greto del Polcevera ha prodotto un altro risultato: uno dei simboli di questa tragedia, l’enorme blocco di cemento piantato in mezzo al torrente come un monolite, è stato abbattuto nella notte. Ora la priorità, dopo aver trovato le persone che ancora risultano disperse, è quella di cominciare a portare via le macerie dal Polcevera, prima che arrivi la pioggia.

Terminate, invece, le ricerche sull’argine destro del torrente, quello dove c’è il deposito Amiu. Su quel lato sono in corso le bonifiche e stamattina si è sviluppato un piccolo incendio, subito messo sotto controllo dai vigili del fuoco che stavano operando. A provocarlo, probabilmente, le scintille provocate per tagliare i tondini d’acciaio.

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, nel frattempo ha annunciato che “già nei prossimi giorni ci saranno trenta case disponibili per gli sfollati a causa del ponte Morandi. Altre cento arriveranno più tardi ma l’impegno è di dare una casa a tutti entro la fine dell’anno”. Toti ha ribadito che le case sotto il ponte “non potranno essere più riabitate”.

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