Un diverbio per la viabilità ha portato un automobilista ad aggredire il conducente del bus Anm, che è stato costretto a ricorrere alle cure mediche. Solo l’intervento degli altri passeggeri ha evitato il peggio per l’autista.
A causa di un diverbio per motivi di viabilità ha prima aggredito – verbalmente e fisicamente – il conducente di un bus Anm (Azienda Napoletana Mobilità) e poi, con un martello di ferro, sfondato la porta anteriore del mezzo, mandando in frantumi il vetro. É successo nel pomeriggio di ieri a Napoli, nei pressi dell’Università Monte Sant’Angelo. L’autista ha dovuto farsi medicare delle escoriazioni al collo e al volto: per lui la prognosi dei sanitari è di sette giorni.
L’aggressione ha scatenato il panico tra i viaggiatori a bordo, una quindicina in tutto. É stato proprio grazie al loro intervento però che l’autista non ha subìto conseguenze più serie. L’uomo, infatti, ha aggredito prima verbalmente e poi fisicamente il conducente prendendolo a pugni. I passeggeri sono riusciti ad allontanare l’aggressore che, in preda alla rabbia, è tornato all’attacco: ha preso un martello di ferro dal bagagliaio della sua vettura e lo ha lanciato contro la porta anteriore del bus della linea 180 mandando in frantumi il vetro. Le forze dell’ordine, intervenute dopo l’allarme lanciato dai presenti, hanno fermato l’aggressore, un uomo di circa 60 anni.
Adolfo Vallini (USB): ennesima aggressione
“Ancora una volta e per futili motivi gli operatori di esercizio restano vittime di violenza – dichiara Adolfo Vallini dell’esecutivo provinciale USB – un’aggressione efferata che solo grazie all’intervento dei passeggeri non si è tramutata in tragedia. Si continua a lavorare in un clima di forte tensione, con livelli altissimi di stress e senza adeguate misure di prevenzione”.